Arcivescovo di Foggia: «Sì ai preservativi tra coniugi»
Mons. Giuseppe Casale nei giorni scorsi ha anche preso le difese di Beppino Englaro e dei medici di Udine sostenendo che quella di Eluana non era più vita. Intevistato dal sito «Pontifex», l’anziano presule ha però tenuto a chiarire che la propria opinione sui condom non è in dissenso con il Magistero
26 Marzo 2009
CITTA' DEL VATICANO – «Nel caso in cui sia in atto una grave epidemia che attenta alla salute e quindi alla vita stessa, bisogna scegliere il male minore. In questo senso, se per esempio uno dei coniugi è portatore di una malattia pericolosa, credo che l’altro abbia il diritto e forse anche il dovere di pretendere delle tutele». Lo afferma l’arcivescovo emerito di Foggia, mons. Giuseppe Casale, che nei giorni scorsi ha anche preso le difese di Beppino Englaro e dei medici di Udine sostenendo che quella di Eluana non era più vita.
Intevistato dal sito «Pontifex», l’anziano presule ha però tenuto a chiarire che la propria opinione sui condom non è in dissenso con il Magistero: «ovviamente – ha detto – io sono per il rispetto della vita e quindi condivido il Magistero della Chiesa, mi limito a dire che proprio per il principio del rispetto della vita, quando vi sono pericoli gravi ed imminenti alla salute, sotto il profilo di una epidemia, si può valutare questa apertura scegliendo il principio del male minore. La valuto come una specie di legittima difesa».
«Il profilattico è una creazione del Demonio fatta apposta per tentare l’uomo, allontanarlo da Dio e determinarne la perdizione», replica però sulla stessa pagina di internet padre Gabriele Amorth, il decano degli esorcisti italiani che spiega: «coloro che propendono per il preservativo e gli autori delle critiche in sè stessi, non sono indemoniati nè posseduti, sono solo vittime delle seduzioni di Satana». «Siamo davanti a dei falsi modelli – conclude il religioso paolino - da correggere e riprendere, con dolcezza, ma altrettanta fermezza».
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