Dopo 4 anni di restauri, torna a splendere la cattedrale di Andria
In particolare, la riapertura delle cappelle laterali consente la fruizione di spazi che tornano a far parte della volumetria globale dell’edificio che, in questo modo, risulta restituito all’antica, originale e magnifica complessità spaziale (foto)
25 Marzo 2009
La Cattedrale di Andria, questa sera, 25 marzo 2009, viene riaperta al culto. E viene riaperta dopo i quattro anni di chiusura che sono stati necessari per effettuare un restauro ed interventi strutturali per la sicurezza. La data di riapertura della Cattedrale non è casuale: oggi è la solennità dell’Annunciazione e cade anche il quarto anniversario dell’ultimo prodigio della Sacra Spina (una delle spine che facevano parte della «corona» posta sul capo di Cristo durante la flagellazione e che, quando l’Annunciazione coincide con il Venerdì santo, presenta fenomeni di trasformazione), avvenuto appunto nel 2005. Il vescovo di Andria, mons. Raffaele Calabro, nel suo ventesimo anniversario di pastore nella diocesi (che comprende anche Canosa e Minervino Murge), questa serà riaprirà la cattedrale con una celebrazione eucaristica e la dedicazione del nuovo altare, alle 19. L’intervento di restauro e di consolidamento strutturale ha pernesso il miglioramento antisismico dell’edificio, la ricostruzione del presbiterio (con i nuovi luoghi liturgici), la riapertura delle cappelle laterali, il ritrovamento e la riapertura dell’ingresso e del porticato laterale.
È stato fatto notare che in particolare, la riapertura delle cappelle laterali consente la fruizione di spazi che tornano a far parte della volumetria globale dell’edificio che, in questo modo, risulta restituito all’antica, originale e magnifica complessità spaziale. Sono stati molto curati i lavori di restauro delle Cappelle di san Riccardo (primo vescovo e patrono della città) e della Sacra Spina (ad opera della Sovrintendenza per i beni artistici, storici ed etnoantropologici della Puglia). Va ricordato, inoltre, che nel controsoffitto del presbiterio, che presentava più lesioni e in una condizione statica pericolosissima, sono state sostituite le capriate metalliche con capriate di legno, di disegno simile alle originali e lasciate in vista come quelle della navata centrale. Dicevamo di una scoperta: è stata rinvenuta, sulla parete della navata laterale destra, la presenza di una grande porta esterna con massicce incardinature in pietra, di una finestra e di un ’occhio’, mentre sulla parete esterna della chiesa è apparso un grande arco ogivale tamponato probabilmente nel diciottesimo secolo. È stato anche ripristinato e consolidato l’originale ingresso laterale del porticato, sostituito l’intero pavimento del presbiterio, ricostruita la pavimentazione delle cappelle laterali (basata sulla scoperta di porzioni della pavimentazione quattrocentesca in cotto avvenuta durante i saggi effettuati nel corso dei lavori). Infine, sono state eseguite notevoli opere di consolidamento delle superfici decorate: le capriate, il controsoffitto ligneo del transetto, dipinto del XVII secolo, con la grande cornice dorata e le tele rappresentanti S. Michele e S. Nicola. Tutto questo da stasera torna agli andriesi: la cattedrale riapre. [m.pal.]
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