San Giovanni Rotondo
Polacco morto, non è incidente ma omicidio: due fermi dei Cc
Il 34enne fu trovato morto mercoledì nella sua baracca con alcune lesioni. Dopo 30 ore di indagini il primo fermo (convalidato) e questa mattina il secondo.
SAN GIOVANNI ROTONDO (Foggia) - Artur Dawid Prefeta, 34enne bracciante agricolo di nazionalità polacca, era stato trovato ormai cadavere nel cuore della notte di mercoledi scorso, ai piedi della branda dell'alloggio di fortuna che occupava all'interno dell'azienda agricola per cui lavorava a San Giovanni Rotondo. Le lesioni sul suo volto erano state da subito notate dai Carabinieri che erano intervenuti sul posto, anche se non erano apparse di gravità tale da aver provocato il decesso. Anche il medico legale, fatto anch'egli accorrere sul luogo, da un primo esame esterno aveva rappresentato alcune perplessità, evidenziando la necessità di esami più approfonditi. Come da prassi, quindi, anche di fronte al dubbio, la Procura della Repubblica di Foggia e i Carabinieri, evitando di dare alcunché per scontato, si sono subito attivati come se ci si fosse chiaramente trovati di fronte ad un delitto.
I numerosissimi interrogatori di persone (conoscenti o chiunque potesse avere informazioni) hanno quindi messo Magistrato e Carabinieri nelle condizioni di cogliere le contraddizioni e i celati timori che qualcuno aveva involontariamente lasciato intravedere, aprendo così la strada al convincimento che non si fosse trattato né di una morte naturale né di un incidente. I successivi approfondimenti medico-legali hanno poi rafforzato tale convincimento, pur nella dichiarata necessità di un esame autoptico, che sarà effettuato nei prossimi giorni.
Alle tre di giovedi notte, dopo ormai 24 ore di ininterrotto lavoro è arrivata la prima svolta. Il pm ha disposto un fermo, convalidato dal gip, cui ha fatto seguito - questa mattina - un altro provvedimento che ha portato in carcere una seconda persona