criminalità
Arresto bis per la banda dalla marmotta: sono tutti di Orta Nova e Ordona
Sono accusati di assalti in Capitanata, Abruzzo, Molise e Irpinia
Disposto l’arresto-bis di 4 foggiani in cella dal 20 novembre scorso quali presunti componenti della “banda della marmotta” che in 4 mesi avrebbe fatto esplodere 10 sportelli Atm per rubare i soldi. I provvedimenti sono stati notificati ai fratelli Francesco e Lorenzo Di Michele di 23 e 28 anni di Ordona; il compaesano Pasquale Schiavone di 42 anni; e Antonio Battaglini, 37 anni di Orta Nova. Altre 7 persone tra foggiani e bulgari e romeni pure residenti nei due paesi del basso Tavoliere sono indagati a piede libero. Gli 11 indiziati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere; possesso di esplosivo; 5 furti e 5 tentati furti con assalti a bancomat e bancoposta messi a segno tra aprile e agosto 2024 nel Foggiano (6), Irpinia (2), Molise e Abruzzo che fruttarono 193mila euro.
Il gip di Foggia Carlo Protano accogliendo le richieste del pm Laura Simeone ha ora firmato la nuova ordinanza cautelare confermativa di quella emessa il 20 novembre scorso dal gip di Larino Rosaria Vecchi. Il pm foggiano contesta ai 4 indagati l’associazione per delinquere; 3 falliti assalti a bancomat a Chieuti, Biccari e Bovino; il possesso di esplosivo relativo alle “marmotte” utilizzate per far esplodere gli sportelli. Il giudice molisano nel disporre l’arresto dei 4 sospettati (a Battaglini e Lorenzo Di Michele i provvedimenti di cattura furono notificati in cella in quanto già detenuti dal 17 dicembre 2024 perché accusati e condannati in primo grado per altri assalti a bancomat) si dichiarò incompetente per territorio in quanto la base della presunta associazione per delinquere sarebbe a Orta Nova; e trasmise gli atti alla magistratura dauna. Adesso è giunta l’ordinanza del gip dauno confermativa. I 4 indagati si dicono innocenti; sono difesi dagli avv. Francesco Americo (i fratelli Di Michele); Roscino e Garofano (Schiavone); Francesco Desanctis (Battaglini).
Negli atti dell’indagine - avviata dalla Procura e dai carabinieri di Larino perché fu in Molise che l’8 aprile 2024 la banda avrebbe compiuto il primo colpo facendo saltare in aria il bancoposta di San Martino in Pensilis rubando 32mila euro - si fa riferimento a 10 assalti. Dopo quello a San Martino in provincia di Camponasso seguirono la notte del 14 aprile i colpi in Irpinia alle Poste di Scampitella (fallito), e Vallata alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna (42mila euro il bottino); il 20 aprile a Orsara alla filiale della stessa banca (82600 euro); il 6 maggio a Serracapriola alla Popolare di Milano (fallito); la stessa notte il colpo da 23mila a Torremaggiore al Monte dei Paschi di Siena; il 21 giugno a Cheuti alla Banca popolare di Milano (fallito); il 28 luglio a Lavello, vicino Potenza, alla Banca di credito cooperativo (14mila euro); il 10 agosto il doppio raid a Biccari alla Banca popolare pugliese e Bovino alla Bpm, entrambi falliti.
Utilizzando la marmotta, un’artigianale pala esplosiva da infilare nella fessura erogatrice dei soldi per far esplodere lo sportello atm, la banda agiva in pochi minuti e sempre di notte. In occasione del raid fallito a Chieuti del 21 giugno l’esplosione avrebbe provocato ferite e ustioni a Battaglini, a Francesco e Lorenzo di Michele: quest’ultimo si recò al pronto soccorso degli ospedali riuniti di Foggia, dove disse d’essersi ferito in un incidente stradale.