il caso
Foggia, i parenti dei pregiudicati al 118: la sorella del boss Francavilla assunta nonostante sia ai domiciliari
Il caso degli interinali in Sanitaservice: almeno 6 persone sarebbero collegate alla criminalità organizzata
Tra le 120 persone assunte dalla Sanitaservice Foggia attraverso la società interinale Randstad ci sarebbero almeno 5-6 nominativi con precedenti penali di una certa rilevanza, oltre a due sorelle di altrettanti boss della criminalità organizzata locale. Un caso scoppiato a inizio agosto dopo la segnalazione del sindacato autonomo Usb, ma su cui ancora ieri sia la Asl di Foggia, sia i vertici del dipartimento Salute, rilevavano la correttezza formale delle procedure: come dire che eventuali errori possono essere addebitati solo a chi si è occupato della selezione.
Le 110 assunzioni trimestrali servivano alla copertura dei turni estivi del 118 e delle pulizie affidate a Sanitaservice. I candidati erano circa 5mila. E alla postazione di Manfredonia è stata assegnata ad esempio Grazia Romito, 54 anni, sorella di Mario Luciano Romito, il boss della mafia garganica ucciso nella strage di San Marco in Lamis dell’agosto 2017. Negli anni passati la donna era titolare dell’agenzia funebre Santa Lucia, colpita da interdittiva antimafia della Prefettura di Foggia per via dei rapporti della Romito con esponenti della criminalità organizzata emerso nell’ambito dell’inchiesta «Giù le mani», quella in cui è indagato l’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, e l’altro fratello Mario Romito: sono tutti stati rinviati a giudizio.
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE DIGITALE O ACQUISTA LA COPIA CARTACEA