Giovedì 02 Ottobre 2025 | 11:32

Foggia, 46enne uccisa a coltellate in strada: aveva denunciato l'ex compagno. È caccia all'uomo: non fu arrestato perché senza dimora

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Foggia, 46enne uccisa a coltellate in strada: aveva denunciato l'ex compagno

La donna, di origini marocchine, era protetta dal codice rosso. Ad allarmare la polizia i residenti che hanno sentito le sue urla mentre tentava di fuggire al suo aggressore.

Giovedì 07 Agosto 2025, 08:39

08 Agosto 2025, 08:46

Una donna di 46 anni di origini marocchine residente a Foggia è stata uccisa a coltellate nel corso della notte. A quanto si apprende, aveva presentato una denuncia nei confronti dell’ex compagno, suo connazionale, ed era protetta dalla normativa codice rosso. Abitava da sola in un appartamento nel centro storico, ed è stata ritrovata a pochi metri dalla sua abitazione.
A dare l’allarme alla polizia sono stati alcuni residenti che hanno sentito le sue urla mentre tentava di sfuggire al suo aggressore.

La donna aveva appena chiamato la polizia

E’ ricercato dalla scorsa notte l'ex compagno della donna di 46 anni uccisa attorno all’una a coltellate dinanzi alla sua abitazione nel centro storico di Foggia. Sembra che l’uomo, anche lui marocchino come la vittima, dopo essere stato denunciato dall’ex compagna fosse sottoposto a misure a tutela della donna, come il divieto di avvicinamento. Non avrebbe una dimora fissa. Non è ancora chiara la dinamica dell’aggressione, ma sembra che la donna sia stata aggredita per strada dall’uomo che poi è scappato. A quanto si apprende, la vittima, accortasi della presenza del suo ex compagno, sarebbe riuscita a telefonare alle forze di polizia che però sono arrivate quando l’aggressione mortale si era già consumata. «Ho avvertito un urlo disumano. Poi le grida di un’altra donna accorsa fuori. Qualche minuto dopo sono giunti sul posto la polizia e i sanitari del 118. Ma per la marocchina non c'era nulla da fare», racconta un residente della zona

Una relazione durata pochi mesi, poi l'incubo

Ci sarebbe una relazione durata pochi mesi e trasformatasi in un incubo alla base del delitto della donna di 46 anni, cuoca in un ristorante, uccisa la scorsa notte a Foggia a pochi metri dalla sua abitazione, un pianterreno nel centro storico della città. La donna, stando a quanto ricostruito, si era rivolta ad aprile scorso al centro antiviolenza 'Telefono donna (afferente all’associazione Impegno donna) per chiedere aiuto spiegando che l’ex compagno, che si era già mostrato violento durante i mesi di relazione, motivo per il quale aveva posto fine alla relazione, la importunava seguendola e minacciandola. Le operatrici del centro l'hanno convinta a denunciarlo. Cosa che è avvenuta lo scorso maggio anche se la donna, nonostante le sollecitazioni delle operatrici del centro ad allontanarsi da Foggia e a trovare rifugio presso una struttura protetta o presso qualche parente, avrebbe rifiutato di allontanarsi dalla città. Il 16 giugno, inoltre, il centro antiviolenza avrebbe inviato alle forze dell’ordine una valutazione di rischio alto con possibile femminicidio e fino al 23 luglio, giorno in cui la donna si era rivolta nuovamente al centro antiviolenza dicendo che l’uomo la pedinava, non era stata ancora emessa alcuna misura cautelare. A quanto si apprende, l’uomo, suo connazionale regolare in Italia ma senza una fissa dimora, era destinatario di una misura cautelare. È attualmente ricercato dagli investigatori.

«Arrivano da noi, si fidano, le accompagniamo nel percorso di riconoscimento della violenza e consapevolezza, le seguiamo nella fase della denuncia - sottolinea Franca Dente presidente di Impegno Donna da diversi decenni impegnata nel delicato settore - Non ce la possiamo fare da sole. Abbiamo bisogno di una ancora più stretta sinergia tra forze dell’ordine e magistratura. Abbiamo fatto tutti i passi giusti nei tempi giusti. È una sconfitta enorme per noi e per tutte le vittime»

È caccia all'uomo: non fu arrestato perché senza dimora

Stando a quanto si apprende da fonti della procura di Foggia, sull'ex compagno della donna di 46 anni uccisa a coltellate la scorsa notte pendeva già da maggio scorso, da quando cioè la donna lo aveva denunciato, un provvedimento di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, ma quest’ultimo non era stato applicato per problemi tecnici. La misura era stata aggravata a luglio con l'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere non ancora eseguita perché l’uomo, un marocchino regolare in Italia, è senza fissa dimora è dunque risultava irrintracciabile. 

Dalla procura fanno sapere che tutti i passi necessari per tentare di tutelare la donna sono stati eseguiti. Stando sempre a fonti della procura, l’uomo, attualmente ricercato dagli investigatori della squadra mobile non è stato ancora rintracciato, ma un suo spostamento sarebbe stato rilevato fuori della provincia di Foggia. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)