il caso
Cerignola, dopo il caso del «medico addormentato» il primario del Pronto soccorso chiede di andare in pensione
Le dimissioni saranno effettive dal 2 settembre. È a lui che gli operatori sanitari avevano scritto dopo l'episodio del 1° maggio
CERIGNOLA - Ha chiesto di andare in pensione Michele Greco, primario del Pronto soccorso dell'ospedale di Cerignola, al centro delle cronache nazionali dopo il caso del medico addormentato in turno, il dottor Francesco Paolo Palma. È a Greco che gli operatori sanitari avevano scritto dopo l'episodio del 1° maggio (in cui si vede, appunto, Palma che dorme a poca distanza dalle barelle con i pazienti), segnalando «una condizione di disagio grave» andata avanti per mesi. Le dimissioni saranno effettive dal primo settembre e arrivano all'indomani delle polemiche scatenate sul caso, dopo la pubblicazione del video sulla Gazzetta.
Dopo le polemiche su Palma, che in alcuni mesi ha raggiunto le 500 ore di lavoro (quattro volte l'orario normale), la direzione generale della Asl di Foggia sta ipotizzando di imporre un limite orario per i turni aggiuntivi affidati ai medici in convenzione (ruolo ricoperto dal dottor Palma).
Greco stamattina 14 maggio ha chiesto alla Asl di andare in pensione con decorrenza 2 settembre (sarebbe potuto rimanere altri tre anni): si tratta quindi di dimissioni per pensionamento. Ma il dirigente lascerà il Pronto soccorso già dal 1° luglio per fruire delle ferie arretrate.