FOGGIA - Due patteggiamenti, tra cui quello a 3 anni e 2 mesi dell’imputato principale Massimo De Santis, ex dirigente del Policlinico Riuniti di Foggia; via libera alla costituzione da parte dello stesso Policlinico di Foggia come parte civile; mentre slitta a gennaio la decisione sugli altri 9 imputati di cui la Procura della repubblica di Foggia chiede il rinvio a giudizio, mentre i difensori solleciteranno il proscioglimento.
Così l’udienza preliminare davanti al giudice per le udienze preliminari Antonio Sicuranza del Tribunale di Foggia nei confronti di 11 persone - 2 dipendenti ospedalieri, 7 imprenditori, 1 notaio, 1 consulente - su presunti illeciti in 5 appalti/affidamenti lavori per complessivi 8 milioni banditi dal Policlinico di Foggia. Gli 11 imputati rispondono a vario titolo di 9 capi d’accusa per fatti del 2018/2021: 3 concussioni; 5 turbative d’asta e/o turbata libertà del procedimento di scelta del contraente; 1 falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in relazione a una presunta falsa delega.
Al centro dell’inchiesta di Guardia di Finanza e Procura della repubblica di Foggia sfociata nel blitz del 17 gennaio con l’esecuzione di 4 ordinanze cautelari (1 in carcere, 3 ai domiciliari), ci sono riqualificazione e attivazione di 8 sale operatorie, con impegno di spesa di 2 milioni e 200mila euro; gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, per un impegno di spesa di 4 milioni; viabilità interna e accessi carrabili e pedonali con impegno di spesa di 42mila euro; attività di taglio e piallatura legno con 21 affidamenti e forniture per 140mila euro; gestione e manutenzione degli impianti gas medicinali e tecnici per un impegno di spesa di 1 milione e 600mila euro.
Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Foggia, Sicuranza ha ritenuto congrua la pena concordata tra il pubblico ministero Anna Landi e l’avv. Roberto Sisto, e accolto la richiesta di patteggiamento a 3 anni e 2 mesi di Massimo De Santis, 63 anni, di Troia, ex dirigente dell’area di gestione tecnica del Policlinico di Foggia, coinvolto nei 5 appalti, accusato di concussione perché avrebbe preteso regalie e lavori gratis a casa in cambio di appalti e forniture; turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
De Santis finì in carcere a gennaio; interrogato dal gip respinse le accuse, dicendo d’aver pagato i lavori eseguiti nei suoi appartamenti e la settimana bianca al Sestriere; a marzo ottenne i domiciliari fuori regione; fu rimesso in libertà in agosto. Accolta dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Foggia anche la richiesta di patteggiamento di Sergio La Mura, 62 anni, consulente esterno della “Airleg”, accusato di concorso in turbativa d’asta per l’appalto delle sale operatorie: il pubblico ministero della procura di Foggia, Anna Landi e l’avv. Enrico De Castiglione si sono accordati per 8 mesi, convertiti in una multa di 18mila euro.
Gli altri 9 imputati in attesa di giudizio sono Luigi Borrelli, 54 anni, di Cerignola, anche lui come De Santis dirigente dell’area gestione tecnica del Policlinico di Foggia, accusato di turbativa d’asta per i lavori di viabilità interna; come di turbativa d’asta rispondono Nicola Stefanelli, 57 anni, di Bari, rappresentante legale della “Esse ingegneria”, progettista della gara per l’attivazione delle sale operatorie e dirigente pro tempore del Policlinico di Foggia; Marco Labianca, 36 anni di Valenzano (Bari), legale rappresentante della “Airleg”; Giovanni Amoruso, 58 anni di Bari, contact manager della “Siram spa” (Siram-Aileg sarebbero state favorite per vincere l’appalto per le sale operatorie): i tre imprenditori furono arrestati nel blitz del 17 gennaio, posti ai domiciliari, e rimessi in libertà il 6 febbraio dai giudici del riesame di Bari.
Stessa contestazione di turbativa d’asta per Giuseppe Fiorino, 48 anni, di Altamura (Bari), amministratore di fatto della “Item Oxigen”, interessata all’affidamento della gestione degli impianti gas medicinali; Domenico Cuoco, 51 anni, napoletano residente a Foggia, amministratore e legale rappresentante della “Gami impianti”; Michele Iatarola, 55 anni, foggiano, legale rappresentante della “Imtec srl” (le due aziende interessate alla gara per la manutenzione degli impianti elettrici); Matteo D’Augelli, 44 anni, foggiano, amministratore unico della “Fidati srls” interessata alla gara per gli impianti elettrici; Rocco Di Taranto, 59 anni, notaio di Foggia, accusato di concorso con Cuoco e Iadarola di falso e turbativa d’asta in relazione alla gara per la gestione degli impianti elettrici perché avrebbe autenticato una firma ritenuta falsa di Iatarola.
D’Augelli e Fiorino sono sia imputati di concorso con De Santis in turbata libertà degli incanti, sia vittime di concussione da parte dello stesso ex dirigente ospedaliero. Gli imputati respingono le accuse. Il giudice per le udienze preliminari ha infine accolto la richiesta dell’avv. Mario Malcangi di costituirsi parte civile per conto del Policlinico; la difesa chiedeva che la richiesta fosse dichiarata inammissibile.