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Concorsi alle Fs, i foggiani non a Bari

Redazione Foggia

Possono partecipare solo per la Direzione di Napoli, la Fast Confsal: «Brutto segnale»

FOGGIA - Reintegro di macchinisti e capitreno non avvenuto, al rientro dalle ferie i sindacati denunciano «i vuoti di 45 posti di lavoro perduti compreso il personale trasferito dall’Officina manutenzione rotabili di Foggia. Personale andato in pensione o trasferito, non ancora sostituito». Ma c’è di più. Il segretario regionale di Puglia e Basilicata della Fast Confsal, Pasquale Cataneo, punta il dito contro Rete Ferroviaria Italiana: «Il bando di ricerca del personale pubblicato l’8 agosto 2023 per i profili di Operatore Specializzato Manutenzione Infrastrutture Lavori e Impianti Elettrici inserisce tra i requisiti preferenziali per la “Doit” di Bari (direzione operativa infrastrutturale territoriale), i residenti (18-29 anni) nelle province di Campobasso, Matera e nel resto delle province pugliesi escludendo inspiegabilmente foggiani e potentini. Rimandando foggiani e potentini alla Doit di Napoli».

Due «iniqui bandi», a parere della Fast Confsal, che ripropongono le contraddizioni e le discriminazioni già registrate da Trenitalia: «Con atto unilaterale l’Azienda, infatti, oltre a non aver investito risorse ordinarie e straordinarie in Capitanata non rispettando le percentuali previste dalle norme di legge nel Mezzogiorno, ha spostato quote di produzione assegnate in precedenza alla Officina Manutenzione Ciclica di Foggia in altri impianti del Centro-Nord. Su questa ingiustizia - sottolinea la Fast Confsal - solo una piccola parte della rappresentanza parlamentare eletta in Capitanata si è data da fare. Consiglieri regionali ed europarlamentari eletti in Capitanata, nonché gli enti locali al momento non risultano ancora pervenute. Solleciteremo tutti, nuovamente. Insisteremo e non lasceremo alibi a nessun livello politico o istituzionale».

La Fast Confsal insieme alle categorie dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil hanno già proclamato ed effettuato tre scioperi del personale «con altissima partecipazione», rileva il sindacato, a causa degli appalti perduto dall’Officina manutenzione rotabili. All’attenzione del governo è stata presentata anche un’interrogazione parlamentare in Senato, rivolta ai ministri Salvini (Infrastrutture) e Giorgetti (Economia). Una nota è stata inviata dai sindacati anche in merito alla situazione ora determinatasi in Rfi sul caso dei concorsi. «Il documento - informa la Fast - è stato inviato ai responsabili di Rfi e alle segreterie nazionali dei sindacati.

Si denuncia come i giovani pugliesi e lucani e in particolare i foggiani, pur avendo partecipato ai concorsi scegliendo di lavorare in Puglia (in ossequio dell’opzione territoriale posta nel bando: ndr), hanno di buon grado accolto la proposta di essere assunti in altre regioni del centro-nord. «Ma ora - dice la Fast - Trenitalia non solo non riequilibra il turnover nelle officine foggiane spostando quote di lavoro in altri stabilimenti, obbliga a forzate migrazioni i giovani foggiani e potentini, a causa dell’inaccettabile discriminazione nel bando di Rfi, costringendoli a riparare nella “Doit” di Napoli e/o al centro-nord perché spostando quote di lavoro vengono modificati anche i requisiti di partecipazione».

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