La protesta
Da Trinitapoli, parte l'appello: «Il marchio del carciofo sia Dauno-Ofantino»
Buonarota, coordinatore del Comitato spontaneo agricoltori boccia l'iniziativa del Comune di San Ferdinando per un marchio Igp “Foggiano”
TRINITAPOLI - Il coordinatore del Comitato spontaneo agricoltori, Geremia Buonarota boccia la nuova iniziativa del Comune di San Ferdinando per un marchio Igp del carciofo denominato “Foggiano”, in sostituzione del protocollo d’intesa, per un Marchio Igp “Carciofo Dauno”, sottoscritto l’8 novembre 2009 a San Ferdinando nel corso della 49° Fiera nazionale del carciofo.
Il protocollo d’intesa era stato definito in un incontro (12 ottobre 2009) nella sala consiliare a Trinitapoli, a cui presero parte i sindaci di Trinitapoli (Ruggero di Gennaro), San Ferdinando (Salvatore Puttilli) e Stornarella (Vito Monaco), gli assessori provinciali all’Agricoltura della Provincia di Foggia (Nino Santarella) e di Barletta-Andria-Trani (Domenico Campana), nonché delegati e assessori all’agricoltura di Ordona (Gerardo Caruso), Stornara (Rocco Ciarallo), Stornarella (Giuseppe Nigro), San Ferdinando (Tommaso Parisi) e Trinitapoli (Geremia Buonarota, nonché assessore all’Unione dei Comuni). Fu deciso, inoltre, di coinvolgere anche altri Comuni dell’area interessata alla valorizzazione del prodotto, a cominciare da Barletta e Canosa di Puglia. In quella occasione i rappresentanti istituzionali raggiunsero l’intesa di dare ufficialità a quel percorso a San Ferdinando, in occasione della Fiera, per la costituzione del Comitato promotore dell’associazione, costituita da portatori di interesse, per richiedere il marchio al ministero per le Politiche agricole.
Per l’avvio della procedura del riconoscimento del marchio Igp al Carciofo Dauno, il primo ottobre c’era stato un incontro a Bari, presso la Regione Puglia, un incontro con l’assessore regionale alle politiche agricole, Dario Stefàno, il quale nel sottolineare il valore dell’iniziativa assicurò tutto l’impegno necessario. Tutto poi s’è fermato in quanto, dopo pochi mesi il consiglio comunale di San Ferdinando fu sciolto mentre a Trinitapoli si andò al rinnovo per scadenza naturale. A Salvatore Puttilli successe Michele Lamacchia e a Ruggero di Gennaro, Francesco Di Feo. Ora, durante il convegno dell’11 novembre scorso, in occasione della 62^ Fiera di San Ferdinando s’è appreso dell’esistenza di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2019, denominato “marchio Igp Foggiano”, annunciato dalla sindaca, Arianna Camporeale. Abbiamo chiesto, e richiesto, una copia alla sindaca, senza risultato. Abbiamo provato anche in qualche altro Comune, ma del protocollo nessuna traccia. Intanto, Buonarota, nel chiedere trasparenza e partecipazione (Comuni e portatori d’interesse) sostiene che «bisogna riprendere e proseguire nel percorso intrapreso con la sottoscrizione del protocollo d’intesa del 2009».
Inoltre, nel ricordare che il carciofo violetto è nato nel terreno antistante la Scuola agraria di Trinitapoli grazie alle ricerche del preside Felice D’Introno, ed esportato dal suo segretario Vincenzo Bafunno a San Ferdinando, fa rilevare che subito dopo la produzione si è estesa nella Daunia, e nei Comuni toccati dall’Ofanto.
Per questa ragione ritiene più opportuno elaborare un disciplinare di produzione per il riconoscimento Igp del “Carciofo “Dauno-Ofantino” che delimiti l’area geografica e il territorio di origine dai quali dipende la peculiarità del prodotto da tutelare e entro il quale si esaurisce l’intero processo produttivo; creare un logo che individui e distingui il prodotto “Carciofo Ofantino” o “Dauno-Ofantino” da prodotti similari.