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Storia e ambiente
04 Febbraio 2019
Giovedì 7 febbraio alle ore 17,30 presso Parco Città in Via Rovelli, 7 a Foggia, sarà tenuta da Carmine de Leo una conferenza sulla storia dei parchi e giardini nella città di Foggia.
Si tratterà di una conferenza multimediale in cui saranno illustrati e proiettate circa 120 immagini di documenti d’archivio, piante antiche della città e foto d’epoca, per spiegare la storia dei parchi e dei giardini a Foggia; tutte testimonianze storiche raccolte negli anni da Carmine de Leo.
Il verde è oggi un tema molto attuale, dopo le vicende che hanno segnato l’inizio dei lavori del nuovo parco presso l’ex l’ippodromo cittadino e la loro sospensione.
Il relatore della conferenza, Carmine de Leo, autore di varie pubblicazioni di storia locale, illustrerà la storia del verde a Foggia a partire dalle vicende del magnifico parco con vivarium ed animali esotici fatto realizzare dall’imperatore Federico II di Svevia presso Foggia in località Pantano, più volte sede privilegiata dello stesso imperatore e poi dei re di casa d’Angiò.
Saranno analizzati i vari giardini privati esistenti un tempo a Foggia attraverso l’esame degli antichi catasti cinquecenteschi e settecenteschi della città e con il conforto di varia documentazione d’epoca che conferma le aree verdi che appaiono nelle piante antiche di Foggia, come quella cinquecentesca conservata presso la Biblioteca Angelica di Roma ed altre inedite.
Proprio in questa antica pianta della città appaiono già alcuni conventi, che con i loro giardini ed orti hanno connotato le aree verdi della città di Foggia in passato, come ad esempio il giardino dei Padri Cappuccini, sulla via per San Severo, oppure l’orto del convento di San Pasquale, la cui area è oggi irrimediabilmente cementificata.
Si passerà poi all’Ottocento, con le prime carte topografiche della città, documenti da cui è possibile conoscere le aree verdi di Foggia in quell’epoca, come orti e giardini dei vecchi conventi e la realizzazione della villa comunale; per terminare al secolo scorso con l’urbanizzazione selvaggia che ha distrutto numerose aree verdi, confortando il tutto attraverso la proiezione di testimonianze, piantine dei luoghi e foto d’epoca, che ci faranno conoscere anche angoli della città di Foggia oggi irrimediabilmente scomparsi.
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