L'analisi
Diagnosi, cure e la nuova frontiera dei «percorsi veloci»: Bari ancora al centro della chirurgia colo-rettale
Si è tenuto a Bari il Congresso Tri-Regionale della Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale, sul tema «Proctologia Fast-Tract: quando, come, perché»
Si è tenuto a Bari il Congresso Tri-Regionale della Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale, sul tema «Proctologia Fast-Tract: quando, come, perché».
Nonostante che l’incontro prevedesse un coinvolgimento solo di tre regioni (Puglia, Basilicata, Molise), si è vista la partecipazione di numerosi specialisti provenienti da tutta Italia. Sono state affrontate le tematiche organizzative relative alla attività di diagnosi e cura delle patologie benigne e maligne dell’ano-retto, nonché le tecniche chirurgiche più moderne di approccio alle stesse. Cosa vuol dire fast track in ambito sanitario? Fast track sono tutti quei «percorsi veloci» che consentono di trattare i pazienti in maniera sicura, efficace riducendo al tempo stesso la durata della degenza.
In letteratura ci sono molti lavori e protocolli Eras nell’ambito della chirurgia generale ed in particolar modo nella chirurgia colorettale. Da alcuni anni anche in proctologia si inizia a percorrere questa strada: nel 2015 sono state pubblicate le linee guida della «American Society of colon and rectal surgery» sulla chirurgia proctologica ambulatoriale che ci dicono che oltre il 90% delle procedure chirurgiche proctologiche possono essere eseguite in sicurezza e con un beneficio economico per le aziende sanitarie e con una percentuale di gradimento dei pazienti superiore al 90%.
Perché abbiamo bisogno di «snellire» i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti proctologici? Perché il carico di lavoro delle strutture ospedaliere è enorme ed è fondamentalmente caratterizzato dalla gestione delle emergenze-urgenze e delle patologie oncologiche e ad elevata complessità.
La pandemia ha inoltre peggiorato la situazione, incidendo pesantemente sulle liste d’attesa dilatandole a volte anche in modo non sostenibile per i pazienti. Ci si è quindi resi conto che bisognava fare qualcosa per dare una risposta ai pazienti affetti da patologie proctologiche che vengono definite «a ridotta complessità»... anche se, considerando l’impatto che queste hanno sulla qualità di vita, il loro peso di certo non può essere definito «ridotto».
Quindi perché proctologia fast track? Perché è possibile realizzare dei percorsi sicuri, efficaci che soddisfino appieno anche le esigenze del paziente con un più rapido ritorno alle attività quotidiane ottimizzando l’impiego delle risorse e riducendo i costi e le liste d’attesa.
In ambito proctologico, inoltre, c’è stata nel corso degli anni una evoluzione dell’approccio chirurgico che è diventato sempre più «su misura» per il singolo paziente. L’innovazione tecnologica ci ha inoltre consentito di mettere a punto tecniche chirurgiche sempre più mini-invasive e meglio tollerate.
In questo campo si è distinto un gruppo di lavoro della regione Toscana (Dott.ri Claudio Elbetti e Iacopo Giani), che hanno messo a punto uno schema di Percorsi Diagnostici e Terapeutici Assistenziali per il paziente con patologia proctologica senza necessità di ricovero ospedaliero.
La stessa realtà è stata riprodotta dal 2020 nella Asl Bari, ad opera dei Dott.ri Vincenzo Balena e Ivana Giannini, all’interno del Day Service Polispecialistico Chirurgico del DSS10, ubicato c/o l’ospedale Fallacara di Triggiano, con grande soddisfazione dell’utenza e beneficio economico per l’Azienda Sanitaria.