Bari tra le prime province per Pil totale. Meglio anche di Verona

ROMA - Bolzano rimane in testa e aumenta (seppure di poco, lo 0,3%), il distacco da Crotone, ultima tra le province italiane, nella classifica del Pil pro capite del 2005. Tra 2004 e 2005 è infatti aumentato il divario tra il Pil potenziale della provincia italiana più ricca (Bolzano, con un Pil pro capite pari a 36.868 euro) e quella più povera (Crotone, 14.139 euro pro capite). In termini monetari, la ricchezza prodotta da un italiano residente a Bolzano vale dunque 2,6 volte quella di uno residente a Crotone. In media, il valore della ricchezza prodotta da ogni italiano nel 2005 è stato pari a 24.152,13 euro. Questi i dati salienti dell'indagine Unioncamere Istituto Guglielmo Tagliacarne sulle dinamiche del valore aggiunto delle province italiane nel periodo 2003-2005.
In termini assoluti, invece, la provincia che produce di più resta saldamente Milano, seguita molto da vicino da Roma (con un pil totale pari all'85,5% di quello della capitale lombarda) e, a grande distanza, da Torino (che realizza il 44,5% della ricchezza prodotta ogni anno sotto la Madonnina). Tra le prime dieci province in valore assoluto spiccano alcune realtà più piccole come Brescia al 5° posto, Bergamo all'8°, Bari al 9° e Verona al 10°, tutte da tre anni nella stessa posizione di classifica.
Nell'anno della crescita «zero», le cose sono andate in modo molto diverso sul territorio: in 7 province (Brescia, Imperia, Latina, Parma, Rieti, Taranto, Trapani) il Pil provinciale totale è addirittura cresciuto a ritmi superiori al 5%, con punte del 7,5% a Trapani (probabile effetto delle gare di Coppa America), del 7,1% a Latina e del 6,3% a Brescia. «Il ritratto che abbiamo davanti - ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello - è quello di un sistema in cui la provincia più ricca genera un valore aggiunto pro capite oltre due volte e mezzo più elevato di quella più povera. Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a questa idea di Paese. Occorre mettere a frutto la congiuntura positiva che stiamo attraversando con politiche adeguate sia per recuperare il grave ritardo che accusa il Mezzogiorno, sia per rimuovere i vincoli infrastrutturali che riducono la competitività di tante aree del Nord.
«Il sistema delle imprese - ha aggiunto il presidente di Unioncamere - ha le potenzialità per spingere il Paese fuori da questi squilibri, ma occorre favorirlo facendo tre cose: alleggerendo il peso del fisco; sostenendo i processi di aggregazione tra piccole e medie imprese; restituendo dignità e rispetto a chi fa impresa.

I «MOTORI» DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
Non è cambiata molto, negli ultimi tre anni, la classifica delle province italiane più produttive in valore assoluto. Partendo dal vertice - saldamente occupato dal terzetto Milano, Roma, Torino - per rilevare un cambio di posizione bisogna arrivare alla ventesima piazza, occupata da Bolzano, in salita di un posto rispetto al 2004 a scapito di Catania che scende così al 21esimo.
Scorrendo la graduatoria, gli avvicendamenti e gli spostamenti di più posizioni diventano più numerosi e consistenti. Da Reggio Emilia, che nel 2005 recupera le due posizioni perse l'anno precedente e torna 27ma, ad Alessandria che, dopo aver guadagnato tre posti nel 2003, ne perde due e scende al 36mo posto. Tra i passi avanti più significativi vanno segnalati quelli di Trapani (+6 posizioni nel 2005, 56ma), Imperia (+4, 76ma) e Catanzaro (+3, 68ma). Guadagna anch'essa tre posti, lasciando la metà inferiore della classifica, Reggio Calabria, 49esima nel 2005.
Guardando la graduatoria dal fondo, nulla è cambiato in tre anni nelle ultime sette posizioni (nell'ordine: Isernia, Crotone, Vibo Valentia, Oristano, Rieti e Matera), mentre per le nove posizioni successive (fino all'88mo posto) si sono verificati piccoli movimenti sempre tra le stesse province. Tra le province che evidenziano ripetuti spostamenti verso il basso si segnalano quelle di Siracusa (-2 posti nel 2004 e -3 nel 2005), L'Aquila (-3 nel 2004 e -1 nel 2005) e Brindisi (rispettivamente -1 e -2 negli ultimi due anni). La distanza tra Centro-Nord e Sud del Paese trova un riscontro nel numero di province meridionali presenti nella classifica in valore assoluto: sono solamente due (Napoli e Bari) le province del Mezzogiorno tra le prime dieci, e solo dodici nella metà più alta delle posizioni.

LA MAPPA DELLA RICCHEZZA PRO CAPITE
Decisamente più marcata la distanza Nord-Sud che si osserva considerando il potenziale economico delle province dal punto di vista della popolazione residente. In questa particolare classifica - che risente evidentemente dell'andamento dei flussi demografici in ciascun territorio - la «capitale» delle Dolomiti resta saldamente al comando con il 61,6% in più in termini di Pil potenziale rispetto a Crotone (lo scorso anno la distanza si era fermata al 61,3%, con un leggero recupero rispetto al 2003, quando la distanze era pari al 62,4%).
Per trovare la prima provincia meridionale nella classifica del pil pro capite bisogna scorrere le righe fino alla 65ma posizione, occupata da Chieti che perde una posizione rispetto al 2004. Con l'eccezione di Roma, le prime dieci posizioni sono tutte appannaggio di province del Nord, con Milano e Bologna a fare da damigelle - come nel 2004 - alla provincia dolomitica. In coda, prima di Crotone, figura Foggia che scivola dal 99° al 102° posto. Terz'ultima è Agrigento che recupera così un gradino nella faticosa scalata allo sviluppo.
PIL PRO-CAPITE
Con quasi 37 mila euro per ogni abitante, Bolzano è la provincia più ricca di Italia in termini di pil pro-capite, di ricchezza cioè prodotta da ogni abitante. Un valore che è di oltre 2,6 volte superiore a quello di Crotone, la città che con 14.138 euro si piazza all'ultimo posto della classifica redatta da Unioncamere-Istituto Tagliacarne sulle «dinamiche del valore aggiunto delle province italiane nel 2003-2006. Ecco la fotografia scattata dallo studio con le prime 20 province per ricchezza e le ultime 20 della classifica: --------------------------- -------------------------------
PRIME 20 PROVINCE
PIL PRO-CAPITE
1- Bolzano 36.865,66
2- Milano 35.776,01
3- Bologna 32.653,00
4- Modena 31.920,29
5- Parma 31.546,14
6- Firenze 31.118,12
7- Aosta 30.901,86
8- Roma 30.847,85
9- Mantova 30.034,85
10- Brescia 29.245,08
11- Cuneo 28.988,76
12- Ravenna 28.678,04
13- Verona 28.672,68
14- Trieste 28.470,64
15- Trento 28.194,70
16- Udine 28.184,24
17- Bergamo 28.099,61
18- R.Emilia 28.096,32
19- Novara 28.086,53
20- Savona 28.063,64

ULTIME 20 PROVINCE
PIL PRO-CAPITE ---------------------------
103- Crotone 14.138,89
102- Foggia 14.345,67
101- Agrigento 14.434,74
100- Enna 14.589,61
99- Lecce 14.593,94
98- Cosenza 15.079,21
97- V.Valentia 15.433,88
96- R.Calabria 15.467,64
95- Caltanissetta 15.596,46
94- Caserta 15.608,16
93- Palermo 15.614,66
92- Napoli 15.700,53
91- Benevento 15.822,52
90- Matera 15.843,43
89- Brindisi 15.970,13
88- Catania 16.220,87
87- Bari 16.683,51
86- Nuoro 17.061,52
85- Ragusa 17.211,46
84- Salerno 17.325,32 --------------------------- --------------------------------
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