l'iniziativa

Da Ostuni a New York, i ragazzi de «Le Orecchiette che vorrei» portano all'Onu il loro progetto

Domani i giovani del progetto d’inclusione sociale dedicato a ragazzi autistici visiteranno a Livorno l’Amerigo Vespucci e cucineranno per il personale di bordo

BRINDISI - Nel laboratorio di Ostuni c'è fermento. Dopo la partecipazione al G7 dell’Inclusione e della Disabilità e la consegna nel giugno 2024 a Papa Francesco delle loro speciali creazioni, i ragazzi del progetto d’inclusione sociale dedicato a ragazzi autistici, «Le Orecchiette che vorrei», presenteranno le loro attività prima a Livorno e poi a New York. Domani in Toscana visiteranno il veliero della Marina Militare, l’Amerigo Vespucci, e cucineranno per il personale di bordo (ufficiali e allievi) nell’arsenale militare. Dal 10 al 12 giugno, invece, una delegazione sarà a New York. Nella sede principale dell’Onu («Palazzo di vetro») tre giovani del laboratorio sociale di Ostuni parteciperanno, ad alcuni incontri nell’ambito della «Conferenza mondiale sui Diritti delle persone con Disabilità».

«Per i nostri ragazzi - spiega Giuseppe Primicerio ideatore del progetto e presidente della "Yuri Benefit Corporation" - si tratta di due appuntamenti di grande importanza. A Livorno cucineremo le nostre orecchiette per l'equipaggio celebrando l’inclusione all’interno di un simbolo della nostra nazione come l’Amerigo Vespucci. Saremo con i ragazzi di «Tortellante» dello chef stellato Massimo Bottura insieme all’Associazione italiana cuochi (Aic)». Pochi giorni dopo la partenza per New York. «Potremo mostrare alle 193 delegazioni da tutto il mondo che interverranno alla «Conferenza» come i nostri ragazzi attraverso la produzione delle orecchiette - aggiunge - stiano acquisendo una propria autonomia nei rapporti interpersonali, dentro e fuori il nostro laboratorio». L’11 giugno al «Palazzo di vetro» Primicerio illustrerà alla «Conferenza» il progetto e tre ragazzi di Ostuni metteranno in mostra le loro abilità davanti alla platea mondiale. «Ringraziamo la ministra Alessandra Locatelli che - conclude - da tempo sostiene le nostre iniziative e ci ha invitato agli appuntamenti di Livorno e New York».

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