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Redazione online
23 Novembre 2020
BARI - Quali sono i comportamenti sociali che hanno determinato la diffusione del Covid-19 in Puglia?
È questo l’interrogativo al quale un Gruppo di lavoro, formato da esperti dell’Università di Bari (L. Gesualdo, S. Tafuri, P. Trerotoli), del Policlinico (M. Rendina), del Politecnico di Bari (T. Di Noia), Sociologi (F. Chiarello)ed il Dipartimento Salute della Regione Puglia e dell’Ordine nazionale del Medici, cercherà di rispondere al fine di fornire un contributo basato sulla evidenza scientifica che potrà essere utile ai decisori politici, non solo regionali, nella adozione delle misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV 2.
Il lavoro, coordinato dal Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, prof. Loreto Gesualdo, si avvarrà dei dati del sistema informativo regionale «Giava», nel quale convergono le informazioni relative ai risultati dei tests diagnostico-molecolari a cui sono stati sottoposti i cittadini pugliesi nel periodo tra il 15 agosto e il 24 ottobre.
Lo studio farà ricorso ad un questionario (redatto grazie al contributo di clinici, epidemiologi, sociologi ed esperti di sistemi di analisi) che verrà proposto ad un consistente numero di cittadini pugliesi il cui esito dello screening sia risultato “positivo” o “negativo”.
I cittadini interessati potranno partecipare compilando il questionario collegandosi attraverso un link automatico che sarà reso disponibile.
«Il modello servirà - spiega il prof. Gesualdo - ad identificare gli ambienti ed i comportamenti sociali più a rischio nel contrarre l’infezione e quindi a definire in maniera scientifica le regole di comportamento e dunque di prevenzione da parte della popolazione».
«I dati raccolti attraverso un campione significativo di cittadini- spiega il dott. Vito Montanaro direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia - verranno elaborati utilizzando un sistema di analisi statistica e tecniche all’avanguardia come “deep Learning” e “machine learning”».
«Questo progetto - aggiunge Montanaro - rappresenta una formidabile opportunità per creare le basi scientifiche di contenimento della epidemia COVID-19 partendo dalla piattaforma informativa della Regione Puglia che viene quotidianamente aggiornata in tempo reale sull’andamento dell'epidemia».
La ricerca vede per la prima volta insieme le istituzioni, i medici e soprattutto i cittadini che attraverso le risposte daranno un contributo fondamentale - mai esplorato in questa fase pandemica anche a livello nazionale - per la definizione delle strategie di controllo che scaturiscono dai comportamenti di ognuno di noi.
«Uno studio - dice il dott. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici - utile per consentire ai professionisti, i medici, di comprendere i flussi e l’andamento della pandemia al fine anche di elaborare modelli organizzativi di assistenza e prevenzione per contenere la diffusione del virus».
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