Soprintendenza archivistica e bibliografica
Memoria di carta: 138 anni di storia
L’archivio del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno costituisce il sedimento documentale del più antico giornale di Puglia e Basilicata. La principale missione del «quotidiano fondato nel 1887» – come riporta ogni giorno la prima pagina – è sempre stata quella di dare voce al Meridione e, in particolare, alle due regioni in cui è maggiormente radicato attraverso un’attività che si dispiega anche sul suo sito web (dal 2000) e sui più popolari social media, come Facebook, Twitter, Instagram. Riconoscendo l’elevato valore storico e culturale del giornale, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia ha dichiarato nel settembre 2020 l’interesse storico particolarmente importante del suo marchio e del vastissimo archivio. Tra le attività di tutela e valorizzazione che il Ministero della Cultura sta portando avanti sin dalla dichiarazione di interesse culturale, la Soprintendenza ha accolto con entusiasmo il progetto Carta Canta, giunto ora alla sua terza edizione, riconoscendone, negli scopi e nelle attività, la conferma del ruolo generativo di valore culturale dell’archivio de ‘La Gazzetta’ per la formazione della coscienza critica della collettività e delle nuove generazioni. Il progetto (che quest’anno si declina intorno alle parole chiave Cultura = Capitale = Lavoro) porta gli studenti a scoprire che cos’è e a che cosa serve un archivio, e nello specifico da che cosa è composto l’archivio storico de La Gazzetta del Mezzogiorno, ma anche che cos’è e perché può essere importante l’apposizione del vincolo d’interesse culturale sull’archivio di un quotidiano. Accanto alla lettura del giornale in classe per gli alunni delle Scuole, il progetto consente agli studenti di studiare il passato e il presente di ciascun fenomeno oggetto di approfondimento, grazie alla consultazione gratuita dell’Archivio storico digitale de La Gazzetta del Mezzogiorno, con i suoi oltre 138 anni di pubblicazioni quotidiane. Grazie a questo approccio laboratoriale, Carta Canta permette agli alunni di sperimentare in prima persona l’emozione della ricerca fatta direttamente sulle fonti, sui documenti di un momento storico: leggere le pagine di un giornale del passato è come fare un viaggio nel tempo.
*Soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia