serie a

Falcone, il «muro» di Lecce. Rossi: «Da portiere a portiere, posso solo fargli grandi complimenti»

Antonio Calò

Tra i protagonisti assoluti del successo del Lecce nello scontro a Venezia. Rossi è un doppio ex delle due compagini che si sono affrontate lunedì al «Penzo»

LECCE -Tra i protagonisti assoluti del successo conquistato dal Lecce nello scontro diretto esterno disputato a Venezia figura Wladimiro Falcone. Sullo 0-0, il 29enne estremo difensore capitolino ha compiuto almeno quattro interventi salva-risultato. Senza le sue parate, i lagunari avrebbero sbloccato il punteggio ed il match probabilmente avrebbe preso ben altra piega. Per «WladiMuro», come lo hanno ribattezzato da tempo i supporter giallorossi, si è trattato del quarto clean sheet stagionale.

«Da portiere a portiere, a Falcone posso solo fare grandi complimenti - dice Generoso Rossi, per tutti “Gegè”, che nella sua carriera ha militato con il Venezia, nel 2001/2002, per poi passare al Lecce, nel 2002/2003, ed è quindi un doppio ex delle due compagini che si sono affrontate lunedì al «Penzo» -. Ma lui oramai è una garanzia assoluta, uno dei migliori interpreti italiani del ruolo. Da tre stagioni è uno dei calciatori-chiave della formazione salentina e con le sue prodezze, che spesso hanno avuto lo stesso valore di un gol realizzato, ha garantito punti pesanti in ogni campionato. Se lunedì l’undici giallorosso si è mantenuto a galla contro gli arancio-nero-verdi nei sessanta minuti in cui hanno spinto forte sull’acceleratore, il merito è suo. Il club presieduto da Saverio Sticchi Damiani fa bene a tenerselo stretto perché è un atleta affidabile».

Rossi spezza una lancia anche in favore di Luigi Sassanelli, da diverse stagioni preparatore dei portieri del Lecce: «È bravissimo, abile a fare crescere gli estremi difensori che sono affidati alle sue cure. Lavora bene con gli elementi più esperti così come con i giovani. Da quando si allena con lui, Falcone, che vanta doti personali innegabili, ha compiuto dei passi in avanti costanti. Insomma, è giusto sottolineare anche l’importanza di chi non va in campo e non è sotto i riflettori perché è impegnato dietro le quinte».

L’ex portiere di Lecce e Venezia si sofferma sul risultato del match tra i lagunari ed i salentini: «Tre punti ottenuti in uno scontro diretto, per di più in un momento che per Federico Baschirotto e compagni è delicato, valgono doppio. Se per la classifica sono stati preziosi perché hanno permesso alla compagine da poco affidata a Marco Giampaolo di abbandonare le ultime tre posizioni, sul piano mentale, del morale del gruppo, potrebbero avere un effetto ancora più importante, corroborante. Nel calcio basta poco, nel bene come nel male, perché un torneo cambi direzione. Se il pareggio interno per 2-2 con il Parma, dal 2-0 in proprio favore, ha determinato una mazzata complicata da assorbire, il successo sofferto colto al “Penzo” potrebbe dare uno slancio nuovo. Di contro, per il team diretto da Eusebio Di Francesco sarà un risultato difficilissimo da metabolizzare perché maturato dopo avere sciupato tanto».

A Venezia, a firmare la rete che ha deciso la contesa è stato quel Patrick Dorgu che sembra essere diventato l’oggetto del desiderio dei top club italiani, ma anche di diverse società della Premier League: «Il giovane danese sta mettendo in mostra numeri di prim’ordine. Di lui parlano tutti come di un calciatore destinato ad una grande carriera. Il merito di averlo “scoperto” quando nessuno lo conosceva va a quella “vecchia volpe” che corrisponde al nome di Pantaleo Corvino, che ha sempre avuto “fiuto” nell’individuare ragazzi potenzialmente forti da fare crescere e da lanciare ad alti livelli. È il caso di rammentare che, solo a Lecce, ha portato giocatori del calibro di Cristian Ledesma, Valeri Bojinov e Mirko Vucinic, per citarne solo alcuni. Spero che Dorgu resti nel Salento sino alla fine del campionato e contribuisca alla salvezza. La piazza merita la massima serie».

Sino ad oggi, delle formazioni che occupano gli ultimi sette posti in graduatoria, il Lecce ha affrontato e battuto per 1-0 Cagliari e Verona, in casa, e Venezia, in trasferta, pareggiando per 2-2 con il Parma al «Via del Mare»: «Negli scontri diretti proposti loro dai primi tredici turni, i salentini si sono comportati benissimo. Questo è un aspetto molto importante perché è innanzitutto nelle gare con le altre squadre pericolanti che si deve costruire la permanenza».

Domenica, i giallorossi ospiteranno la Juventus. Sulla carta si tratta di un confronto impari, proibitivo: «In serie A, negli ultimi anni, non mancano gli esempi di risultati a sorpresa. I bianconeri sono superiori ai giallorossi e non è certo nella prossima sfida che il Lecce è obbligato a mettere fieno in cascina. Ma ha il dovere di provarci perché nel torneo in corso è già accaduto che la “Vecchia Signora” ed altre big abbiano lasciato qualcosa per strada. Tra l’altro, Ylber Ramadani e compagni potranno contare sulla spinta dei loro impareggiabili tifosi, che assieperanno gli spalti del “Via del Mare”, sognando una grande impresa dei propri beniamini. E’ sempre esaltante cimentarsi in partite del genere, confrontarsi con schieramenti di altissimo livello che competono in Champions League e che dispongono di organici ricchi di qualità».

Privacy Policy Cookie Policy