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Antonio Calò
10 Dicembre 2019
foto A. Scuro
Con 15 lunghezze messe in cassaforte in altrettante gare disputate ed una media di un punto a partita conquistato, il Lecce continua ad essere fuori dalla zona-rossa, sulla quale ha un margine di quattro lunghezze. Quella quota 20 che Liverani ha indicato come traguardo della propria formazione a fine girone di andata sembra alla portata dell’undici giallorosso. La Mantia e compagni, infatti, devono ancora affrontare, nell’ordine, il Brescia, in trasferta, il Bologna, in casa, prima della pausa invernale, l’Udinese, al Via del Mare, e il Parma, in campo avverso, alla ripresa del torneo, nel 2020.
La sfida pareggiata per 2-2 contro il Genoa, però, ha ribadito per l’ennesima volta che, per vedere crescere le proprie chance di restare in serie A, il Lecce deve trovare il modo di incassare meno reti.
Più che tattico, però, il problema sembra essere costituito dagli errori individuali. È accaduto anche domenica, contro la compagine ligure. Tralasciando la posizione di fuorigioco di Pinamonti, secondo Rocchi, a torto, ininfluente, la prima rete del ligure è scaturita da un rinvio disinvolto di Gabriel finito sui piedi di Pandev, che lo ha poi beffato dalla lunga distanza, mentre il rigore del 2-0 è nato da una palla persa maldestramente a metà campo, che ha innescato un «taglio» di Pandev alle spalle di Lucioni, che lo ha steso. Così come, ad inizio ripresa, un’altra palla persa sulla tre quarti ha permesso ad Agudelo di presentarsi a tu per tu con Gabriel, che ha salvato di piede, evitando il colpo del definitivo kappaò.
«Vorrei che certi errori non si ripetessero ed invece accade», ha detto Liverani a fine gara. Poi ha aggiunto: «Ma fanno parte del processo di cresciuta di una formazione che affronta la massima serie per la prima volta. Ne siamo consapevoli».
Insomma, occorre pazienza e, al contempo, ciascun calciatore deve pian piano riuscire ad alzare sempre più la soglia dell’attenzione e della concentrazione. Solo in questo modo sarà possibile limitare sempre più gli sbagli.
Intanto, cosa decisamente importante, la sfida con il Genoa ha confermato la capacità del Lecce di creare opportunità da gol ed ha ribadito che i salentini hanno un grande cuore e non mollano mai, nemmeno quando la situazione sembra compromessa, come sullo 0-2, cosa già accaduto con il Cagliari.
In vista della delicata trasferta di sabato a Brescia, la squadra è tornata immediatamente al lavoro nel pomeriggio di ieri, al Via del Mare. Mancosu è rimasto a riposo per uno stato febbrile, mentre Meccariello, Dumancic e Calderoni si sono allenati in differenziato.
Contro le Rondinelle, rientreranno Lapadula e Rossettini, che hanno scontato la squalifica comminata loro dal giudice sportivo, che ora fermerà Lucioni e Petriccione che, già diffidati, sono stati ammoniti della partita con il Genoa.
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