Lecce batte la Reggiana 4-0 in trasferta
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Antonio Calò
12 Marzo 2019
LECCE - Prima del derby con il Foggia, ha ricevuto, insieme a Fortunato Loddi ed a Luca Renna, figlio del tecnico Mimino, scomparso di recente, la maglia con la quale l’Unione Sportiva Lecce ha voluto celebrare la storica stagione 1975/1976, nella quale la formazione giallorossa, della quale faceva parte, ha centrato la promozione dalla C alla B, ha vinto la Coppa Italia di categoria e la Coppa Anglo-italiana. Poi, Ruggero Cannito ha assistito alla sfida di campanile tra la compagine salentina e quella dauna.
«Come spesso accade nei derby, soprattutto nei casi in cui la posta in palio ha enorme importanza per entrambe le contendenti, la gara non è stata spettacolare - nota l’ex centrocampista che, approdato al Lecce dal Barletta, vi ha militato dal 1975 al 1984, disputando 249 match, per poi stabilirsi nella città salentina a fine carriera - Se l’incontro è stato povero di emozioni, però, è dipeso in particolar modo dalla scelta del Foggia di badare quasi esclusivamente a difendersi e ad impedire a Mancosu e compagni di giocare».
Il Lecce è venuto comunque a capo della partita, imponendosi per 1-0. «L’undici allenato da Liverani ha conquistato 3 punti che hanno un valore immenso - nota Cannito - In questa fase dell’annata più che in altri momenti, conta il risultato, che è stato quello che tutti i tifosi giallorossi speravano. Il campionato è entrato nel suo periodo cruciale. Ogni lunghezza incamerata o lasciata per strada può rivelarsi, alla lunga, determinante. Dopo un primo tempo nel quale i rivali sono riusciti ad imbrigliarli, i giallorossi hanno rotto gli indugi nella ripresa, dimostrandosi più brillanti e passando in vantaggio con un gran gol di La Mantia, giunto al culmine di una pregevole azione. Il bomber della squadra è in forma strepitosa. Non solo segna, ma effettua una mole di lavoro enorme per aiutare il collettivo anche nella fase di non possesso. Se si confermerà a questi livelli sarà determinante per le fortune del Lecce».
Nel derby, Fabio Lucioni e soci hanno concesso poco o nulla ai rivali, colpendo in una delle rare occasioni create in una gara estremamente bloccata. «Questa potrebbe essere una ulteriore svolta nella stagione dei giallorossi - rimarca Cannito - Il team salentino ha lasciato per strada qualche punto perché, in taluni casi, non ha saputo essere cinico, caratteristica dimostrata, invece, contro il Foggia. Ebbene, l’auspicio è che la mia ex formazione confermi questa dote anche nelle restanti giornate perché potrebbe darle la spunta decisiva verso la serie A. Il direttore sportivo Meluso merita i complimenti perché, supportato adeguatamente dalla società, ha allestito una rosa di assoluto valore. Così come bisogna applaudire Liverani ed i suoi collaboratori staff per l’ottimo lavoro che stanno facendo».
Domenica prossima, il Lecce visiterà il Crotone. «Si tratta di una trasferta delicata - sostiene Cannito - I calabresi, costruiti per tornare in A, sono in netto crescendo. Falco e compagni, però, di norma, sanno disimpegnarsi assai bene anche in campo avverso».
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