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Serie B
Antonio Calò
19 Dicembre 2018
Chiacchierata a 360 gradi con Saverio Sticchi Damiani, tra campionato, prospettive, strategie del club, mercato e stadio.
«Lo scorso anno si diceva che non intendevamo approdare in B ed ora c’è chi ripete che non vogliamo andare oltre – afferma il presidente del Lecce – Ebbene, è il caso di sgombrare il campo dagli equivoci. Il traguardo è la salvezza perché questo è l’obiettivo fissato in sede di programmazione e non lo abbiamo ancora centrato. Nessuno di noi, però, dal gruppo dirigente, ai componenti dello staff tecnico ai calciatori, si tirerà indietro se ci sarà anche una sola possibilità di conquistare un risultato di gran lunga più prestigioso. Del resto, sarebbe da folli non volere andare eventualmente in serie A, stante il fatto che, anche in caso di successiva immediata retrocessione, la società potrebbe contare su circa 50 milioni di euro, tra budget spettante all’inizio e paracadute previsto per chi scende in B».
PADOVA «Siamo attesi da un incontro cruciale - sostiene il massimo dirigente del club salentino – Battere la formazione veneta significherebbe ipotecare la permanenza. Al contempo ci avvicineremmo a quella quota 30 che Liverani ha indicato come la soglia che, se raggiunta al giro di boa, ci permetterebbe di ipotizzare di alzare l’asticella delle ambizioni».
SOCIETA’ «E’ solida e stiamo facendo tutto ciò che occorre per continuare ad esserlo – rimarca Sticchi Damiani - Abbiamo ripianato in anticipo, con un intervento pro quota dei soci, la perdita di oltre cinque milioni di euro relativa allo scorso anno. Già in estate, per potere tesserare alcuni calciatori, stanti le norme ristrettive previste per le neo promosse, abbiamo provveduto a garantire gli emolumenti con la fidejussione richiesta dalla Lega in casi del genere».
MERCATO «La rosa attuale sta disputando un campionato straordinario, facendo meglio di formazioni che sono costate di gran lunga di più e che sono sulla carta più quotate – sostiene il presidente – Un bravo va al direttore sportivo Meluso per le scelte operate ed a Liverani per avere fatto diventare squadra quello che in estate era solo un gruppo, la cui integrità merita di essere preservata. La società ha dato la massima disponibilità a sostenere altri sacrifici se, a gennaio, verranno individuati pochi innesti mirati utili a compiere un salto di qualità. Al contempo, d’intesa con gli interessati, valuteremo il trasferimento ad altra compagine di chi ha sin qui avuto poco spazio».
MANCOSU Da tempo circolano voci secondo le quali il centrocampista sarebbe nel mirino di società della massima serie. «Nessuno, ad oggi, ci ha chiesto il calciatore sardo – dice Sticchi Damiani – Il ragazzo ha sempre dimostrato grande attaccamento alla causa del Lecce. Lo consideriamo incedibile. La nostra posizione muterà solo se a chiederci di andare via fosse lui, per una irrinunciabile opportunità di carriera che andrebbe rispettata. Resta inteso che la trattativa andrebbe intavolata con noi perché ha un contratto sino al 2020».
STADIO Il Via del Mare non risponde più alle esigenze del club giallorosso. «Abbiamo avviato un discorso con il Credito sportivo che potrebbe avere degli sviluppi interessanti – fa sapere il presidente – Se dovesse essere così servirà la disponibilità dell’amministrazione comunale, ma l’argomento verrà approfondito se e quando esisteranno i presupposti per farlo».
BRESCIA L’ultima battuta è sulla sconfitta subita domenica scorsa. «Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere in grado di giocare alla pari con chiunque – conclude Sticchi Damiani - C’è il rammarico per avere perso un match nel quale avremmo meritato un risultato positivo, arretrando troppo nell’ultima parte della partita. Come sempre, Liverani è al lavoro per migliorare ciò che non ha funzionato. Nessuno di noi, quindi, intende trovare degli alibi per lo stop, addossando responsabilità all’arbitro. Nonostante ciò, con garbo ma con fermezza, riteniamo che Tonali andasse ammonito per la seconda volta e quindi espulso, a metà primo tempo, in base alle linee guida indicateci dal designatore Morganti al termine della sfida di Pescara, quando ci siamo rammaricati per l’espulsione comminata a Meccariello, per un fallo veniale, quando eravamo già in 10».
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