Lecce-Cosenza 3-1: riparte la corsa dei giallorossi ai playoff
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Antonio Calò
30 Novembre 2018
Il Carpi (arbitrerà Guccini) va affrontato senza cali di tensione, con la massima concentrazione. Secondo il terzino Lorenzo Venuti è questa la via maestra che il Lecce dovrà seguire nella trasferta di domenica prossima. «Si va a Carpi con l’entusiasmo che deriva dall’ottimo momento che stiamo vivendo - sottolinea il difensore toscano - La formazione emiliana attualmente è in basso in classifica, ma la serie B è livellata e ciascuna squadra può vincere o perdere con tutte le altre e capita che l’ultima batta la prima. Il match andrà affrontato come se fosse il più importante della stagione, per dare continuità alla prestazione che abbiamo sfoderato nel vittorioso match disputato contro la Cremonese».
La compagine biancorossa evoca nei tifosi del Lecce il ricordo della sconfitta subita nella finale dei playoff del campionato di Lega Pro 2012/2013, probabilmente la pagina più triste della storia recente della società giallorossa. «Non amo guardare al passato - afferma Venuti - Penso al presente, a quanto di buono stiamo facendo ed alla determinazione che ciascuno di noi ha di proseguire sulla strada intrapresa. Vorremmo continuare a regalare gioia ai nostri supporter ed a fare divertire chi ci segue».
Nel match disputato contro la Cremonese, il Lecce è uscito fuori alla grande nel secondo tempo. «Ho rivisto la partita - sostiene il terzino giallorosso - Non mi pare che nei primi 45’ abbiamo sofferto. C’è stata lotta a centrocampo ed abbiamo concesso due mezze occasioni. Nella ripresa, siamo tornati tutti in campo con l’atteggiamento giusto, ci siamo espressi molto bene e le cose si sono incanalate nella direzione migliore».
Ad inizio torneo, Venuti ha dovuto giocarsi il posto con Riccardo Fiamozzi e Checco Lepore. Ora sembra in vetta alle gerarchie di Fabio Liverani per il ruolo di terzino destro ed è l’alternativa a Marco Calderoni per quello di terzino sinistro. «Da cinque stagioni sono tra i professionisti ed eccezion fatta quella trascorsa a Pescara, nella quale ho subito un infortunio, sono sempre sceso in campo con continuità - sottolinea -. Questo fatto per un giovane è importantissimo. Sono contento della fiducia che mi sta accordando il mister, ma in squadra non ci sono titolari e riserve. C’è una sana competizione all’interno del gruppo, grazie alla quale ciascuno di noi riesce a dare il massimo quando viene chiamato in causa e che consente al collettivo di ottenere i risultati positivi che abbiamo centrato sino ad oggi».
A Lecce, per la prima volta in carriera da quando gareggia tra i professionisti, Venuti è andato in gol. «Non avevo mai segnato ed un po’ mi bruciava - nota - Ora che mi sono sbloccato magari mi capiterà ancora di gioire per una mia rete. In quest’ottica, fatta eccezione per le palle inattive, se un difensore fa centro grande merito lo si deve al gioco d’assieme della squadra ed alla filosofia calcistica che lo ispira». Il terzino scuola Fiorentina vuole riprendersi la serie A. «Ho scelto Lecce con questa ferma determinazione - ammette - Dopo avere disputato più di 30 gare nella massima serie ho scelto di rimettermi in gioco con convinzione e con umiltà. Questo fatto rende emozionante l’avventura che sto vivendo con il team salentino e mi dà grandi motivazioni».
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