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Serie B
Marco Seclì
03 Ottobre 2018
Palombi (Lecce)
LECCE - Uno stacco imperioso tra i difensori avversari e pallone in rete senza lasciare scampo al portiere. Il primo gol giallorosso di Andrea La Mantia, nato da un calcio d’angolo, ha spianato la strada alla vittoria per 3-0 di mercoledì scorso a Livorno. E ha dimostrato che l’investimento più oneroso della campagna acquisti giallorossa è in grado di mantenere le attese.
Al «Picchi», l’ariete romano (è alto 1,90) ha realizzato un gol da vero attaccante d’area di rigore. Alla sua prima da titolare con la nuova maglia. Il lungo tira e molla con l’Entella, prima della conclusione della trattativa, ha rallentato il suo percorso verso la forma migliore. Sabato, contro il Cittadella, era di nuovo in campo tra gli undici d’inizio gara. Non ha segnato ma è stato prezioso lavorando per i compagni: sportellate con tutti, punto di riferimento per far salire la squadra e sacrificio anche in difesa. Insomma, ha mostrato tutto ciò che lo rende unico per caratteristiche nel parco attaccanti a disposizione di Liverani. La ragione per cui è approdato nel Salento.
Rotto il ghiaccio, il ventisettenne può solo migliorare. «A Livorno mi sono sbloccato, ma sono contento anche per aver messo minuti preziosi nelle gambe nelle due ultime partite», sottolinea La Mantia, 12 gol l’anno scorso in forza alla squadra ligure. Ora l’obiettivo è affinare l’intesa con i compagni di reparto e raggiungere il top della forma. «Qui ci sono tutti attaccanti forti, e con gente che dà del tu al pallone è più facile capirsi». Il «lavoro sporco» fatto contro l’Entella non gli pesa. «Giocando con due punte e un trequartista, e con Palombi bravissimo ad attaccare la profondità, era giusto che fossi io ad abbassarmi più spesso. In un campionato così difficile, sacrificarsi è normale anche per gli attaccanti, del resto l’ho sempre fatto».
E non importa se poi giocare lontano dalla porta avversaria comporta meno possibilità di andare a rete, specie se subentra la stanchezza. «Quando la condizione sarà ottimale - spiega - avrò anche la forza per ripartire e andare a colpire davanti».
Il bilancio del trittico di gare in una settimana lo soddisfa. «Alla vigilia avremmo messo la firma per conquistare sette punti», rimarca La Mantia. Certo, essere stati raggiunti dal Cittadella dopo il vantaggio, un po’ di amaro in bocca lo ha lasciato. «Sì, per come si era messa la partita potevamo chiudere il ciclo con 9 punti. Ma l’avversario era tra i più ostici, il pareggio finale è giusto. In serie B è fondamentale muovere la classifica e ci siamo riusciti».
La prossima sfida, anch’essa ravvicinata, attende il Lecce venerdì sera sul campo della capolista Verona. «Al Bentegodi ci ho giocato solo una volta, due anni fa, perdendo per 1-0 - ricorda La Mantia - è un campo storico e bellissimo e questo rende la partita ancor più affascinante».
Il Verona è reduce dal ko di Salerno. «Nessun contraccolpo, saranno ancora più determinati a riscattarsi - osserva il bomber - il Verona è una grande squadra, obbligata a vincere sempre. Ma in serie B non c’è mai nulla di scontatop. Andremo al Bentegodi con la nostra filosofia di gioco e con l’obiettivo di conquistare punti importanti».
vigorito e petriccione nel gruppoBuone nuove dalla seduta di allenamento di ieri pomeriggio al Via del Mare. Il portiere Vigorito e il centrocampista Petriccione si sono allenati regolarmente. Salvo intoppi, a Verona saranno disponibili.
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