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Torre Santa Susanna
25 Novembre 2016
TORRE SANTA SUSANNA - Dopo averlo picchiato hanno tentato di dargli fuoco perché aveva intrapreso una relazione con una loro amica. La vittima, un 27enne del posto, è riuscita a fuggire e ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Torre Santa Susanna. Dopo qualche ora i militari dell’Arma hanno identificato e rintracciato i due aggressori, che sono stati arrestati. I due – si tratta di un 21enne e un 18enne di Torre Santa Susanna – sono finiti per una notte agli arresti domiciliari e poi sono stati rimessi in libertà dal giudice, che ha derubricato il reato a semplici lesioni.
Il fatto è successo nel tardo pomeriggio di martedì scorso a Torre Santa Susanna. I due “giustizieri” hanno avvicinato il 27enne, che è una persona che fa parte del loro giro di abituali frequentazioni, e lo hanno invitato a fare un giro in auto. Il giovane, non potendo mai immaginare che dietro quell’invito potesse nascondersi una trappola, è salito in macchina. Il terzetto si è così avviato verso le campagne, arrivando in territorio di Erchie. Quando hanno raggiunto una zona isolata i due torresi hanno messo in chiaro quelle che erano le loro reali intenzioni. Il 21enne e il 18enne hanno picchiato il 27enne – reo ai loro occhi di aver intrapreso una storia sentimentale con una loro amica, cosa che i due evidentemente non gradiscono – e, dopo avergliene suonate di santa ragione, lo hanno cosparso di benzina. Se la loro intenzione era quella di andare oltre, appiccando le fiamme alla vittima e facendola diventare una torcia umana, non si può saperlo. Di certo c’è che prima di iniziare a innaffiarlo di benzina gli hanno portato via il cellulare. Il giovane è riuscito ad allontanarsi e ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Torre, dove ha raccontato quello che gli era successo ai militari dell’Arma. Soccorso dal personale di un’ambulanza del 118, il 27enne è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. I medici gli hanno riscontrato contusioni allo zigomo e al volto, che hanno giudicato guaribili in dieci giorni.
La macchina investigativa si è messa immediatamente in moto. I militari dell’Arma hanno identificato e rintracciato a stretto giro di tempo i due presunti autori del pestaggio. Non solo. Individuato il podere dove i due avevano condotto il 27enne torrese per dargli una lezione, si sono recati sul posto e lì hanno trovato la tanica di benzina di cui aveva parlato la vittima. Il contenitore in plastica e gli abiti, inzuppati di liquido infiammabile, che il giovane indossava quando ha bussato alla porta della caserma dei CC, sono stati posti sotto sequestro.
m. mong.
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