il caso

Brindisi, più strisce blu per tutti: ed esplode lo scontro politico

NICOLA BELLANOVA

Le critiche: «Un favore alla Bms e un salasso per i cittadini»

Quattro mesi di tregua e di dialogo, ma per l’anno nuovo si prevedono ulteriori salassi per i brindisini e non che dovranno lasciare l’auto negli stalli a pagamento. Una proposta di delibera di giunta nell’ambito del Piano della sosta 2026, al vaglio dell’esecutivo e della maggioranza, sta scatenando l’ennesimo caso politico a Palazzo di città. E l’opposizione punta il dito contro l’ennesima “concessione” fatta alla Bms per garantire alla società liquidità e risanamento finanziario. Secondo le intenzioni dell’amministrazione Marchionna, ci saranno sostanziali modifiche al Piano della sosta, con l’ampliamento delle strisce blu che interesserà strade finora affrancate dal pagamento del ticket.

Nel dettaglio, pur restando ferma la divisione in tre zone soggette a diverso trattamento tariffario (zona rossa a 1,50 euro l’ora, zona blu a 1 euro, zona verde a 50 centesimi), saranno aumentati gli stalli a pagamento, che comprenderanno altre strade del centro storico e dell’area attorno al Tribunale. Quindi, anche via Indipendenza, via Camassa e via N. Sauro rientreranno nella zona blu, garantendo un incremento tariffario su una settantina di ulteriori posti potenziali.

Poi, si è scelto di riportare l’estensione della Zona Centro Storico sino alla via Ponte Ferroviario, mettendo a pagamento quindi anche l’area tra via De’ Carpentieri e il sottopasso. E, altra novità che farà discutere non poco anche le categorie professionali, confermare l’area di sosta a pagamento di Via Lanzillotti, nei pressi del Tribunale, con tariffa di 2 euro totali dalle 8 alle 14, con pagamento minimo di 0,50 euro l’ora, lasciandolo gratuito nelle restanti ore. Poi, modificare via Tor Pisana (l’unica arteria vergine da parcometri fuori dalle vecchie mura urbane) da zona verde a zona blu, così come previsto in precedenza dal Piano della sosta. Infine, la proposta prevede di revocare l’esenzione totale delle autovetture ibride, prevedendo l’esenzione totale solo per i titolari di auto integralmente elettriche in tutte le zone di sosta della città.

Proposte che hanno subito scatenato polemiche tra le forze politiche in consiglio: «L’ipotesi di revisione del piano parcheggi che circola a Palazzo di Città non è una semplice scelta amministrativa, ma un atto politicamente gravissimo - sostiene il capogruppo del Pd Francesco Cannalire - Il messaggio lanciato ai brindisini è spietato, spetta a loro, ancora una volta, trasformarsi in carne da macello per rimediare ai disastri di chi governa. Con un assalto alle tasche, i brindisini sono stati declassati a bancomat della politica».

Furioso anche il consigliere indipendente Roberto Quarta: «Il Piano della sosta 2026 non è una delibera, ma una proposta di Giunta. Ed è proprio per questo che deve essere fermata subito, perché non nasce per migliorare la città, ma per sostenere economicamente la Brindisi Multiservizi, scaricando il conto sui cittadini. Queste non sono scelte urbanistiche: sono strumenti contabili».

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