istruzione
Brindisi, il sindaco e la ministra Bernini sognano: «Uniamo Unisalento e Poliba». Ma da Bari e Lecce frenano
Unire Ingegneria e Medicina per dare vita a Brindisi a un corso incentrato sulle nuove tecnologie nel campo sanitario. Ma il rettore del Politecnico di Bari: «Non ne so nulla». Fondi della Regione non usati
Unire Ingegneria e Medicina, Unisalento e Politecnico di Bari, per dare vita a Brindisi a un corso incentrato sulle nuove tecnologie nel campo sanitario. È il sogno che accarezza il sindaco Pino Marchionna, che nei giorni scorsi, in occasione della visita della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha rilanciato: «Circa un anno e mezzo fa - ha spiegato il primo cittadino - la ministra mi suggerì di puntare su ingegneria, perché abbiamo una tradizione di città industriale che vive una fase di transizione energetica, e di stabilire convenzioni con Ingegneria dell’Innovazione di Lecce e il Politecnico di Bari, in maniera da far convergere su Brindisi gli sforzi delle ricerche scientifiche. Stiamo andando avanti su questa strada».
Una versione confermata dalla ministra: «Il sindaco è stato molto attento alle mie sollecitazioni: gli avevo suggerito di puntare su Ingegneria e Medicina, qualcosa che potesse essere compatibile con le tecnologie richieste dalla professione medica tra robotica e intelligenza artificiale. Su questo le due università, unendo le forze, potrebbero creare qualcosa di interessante. Siamo a uno stadio avanzato perché sto favorendo accordi tra università attraverso incentivi, così da evitare che gli atenei si facciano concorrenza».
Da noi interpellato, il rettore del Politecnico di Bari, Umberto Fratino, spiega di non avere informazioni sul tema e aggiunge che «esiste una volontà condivisa a livello di rettori di lavorare per integrare e migliorare l'offerta formativa regionale, ma a oggi non ci sono novità». La rettrice di Unisalento, Maria Antonietta Aiello, al momento preferisce non commentare. Va sottolineato che proprio per «l’istituzione a Brindisi del corso di laurea in Medicina e Ingegneria biomedica gestito dall’Università del Salento in collaborazione con l’Asl e la Regione», nel dicembre 2024 la Regione Puglia - su emendamento del consigliere del Pd Maurizio Bruno - ha previsto lo stanziamento dal 2025 al 2027 di 400 mila euro l’anno. A distanza di 11 mesi, quei fondi sono ancora fermi.
Va considerato, inoltre, che la nuova facoltà di Medicina di Lecce (MedTec), ovviamente, prevede già nel piano di studi elementi di robotica della salute e intelligenza artificiale. Una facoltà dalla quale, tra l’altro, la classe politica brindisina si aspettava un maggiore coinvolgimento.
Spetterà ora al ministro Bernini, che nel 2023 promise già di rilanciare la Cittadella della ricerca, contribuire fattivamente a invertire la tendenza di una città che da trent’anni anela di diventare universitaria, ottenendo però di converso solo la perdita di quel poco che aveva (come accaduto ad esempio per il corso di Informatica).