Un contributo in favore dei piccoli proprietari terrieri per ripopolare di specie autoctone un territorio da sempre conosciuto per la sua vocazione olivicola e martoriato dal proliferare della xylella. L’amministrazione comunale di Ostuni ha lanciato il progetto «L’ulivo che rinasce», mirato alla riqualificazione agronomica e al recupero del paesaggio rurale del territorio comunale. I proprietari e conduttori di fondi che faranno domanda riceveranno in assegnazione, a titolo gratuito, un certo numero di piante di olivo cultivar xylella resistenti. Si tratta di arbusti di tipologia Leccino, Favolosa, Lecciana e Leccio del Corno. Le piantine dovranno essere messe a dimora nelle aree agricole e rurali del Comune di Ostuni in sostituzione degli olivi disseccati ed eradicati a causa della xylella. Poi, in seconda battuta potranno fare richiesta coloro che vantano diritti su terreni incolti ricadenti nel territorio ostunese.
Il Comune di Ostuni provvederà ad acquistare a propria cura e spese le piante di olivo certificate, con altezza minima di circa 50 centimetri, età minima di un anno e massima di due, specificatamente riconoscibili da apposito cartellino. Gli alberi saranno assegnati secondo una graduatoria formulata in base a parametri quali la superficie del terreno, l’età del proprietario o conduttore (ci saranno agevolazioni per gli under 40) e l’anzianità dei diritti reali vantati sulle superfici. Le piantine di olivo saranno destinate esclusivamente ai proprietari, ai detentori o possessori di terreni adibiti a uliveto che non siano aziende agricole professionali e a soggetti che non abbiano la qualifica di imprenditori agricoli a titolo principale o di coltivatori diretti.
Inoltre, bisogna dimostrare di possedere la legittima conduzione delle superfici agricole oggetto di intervento o possedere l’autorizzazione del proprietario all’esecuzione degli interventi e al mantenimento dell’impianto da almeno dieci anni. L’obbligo a carico dei privati è di mantenere l’impianto per almeno tre anni dal sopralluogo dei tecnici comunali e a mantenerlo in efficienza produttiva per almeno otto anni, conservando la destinazione d’uso dell’area. Saranno assegnate da un minimo di trenta fino a un massimo di duecento piante per beneficiario, in base alla posizione in graduatoria che sarà stilata tenendo conto di questi elementi: estensione della superficie (saranno assegnati 20 punti per i terreni da mille a 10 mila metri quadri, 10 punti fino a 50 mila metri quadri), tipologia di beneficiario (20 punti al proprietario o comproprietario, 10 punti all’affittuario, 5 punti ai semplici conduttori), età del beneficiario (20 punti agli under 40, la metà agli over), alle dimensioni dell’intervento richiesto, mentre sono anche previsti incentivi per chi deciderà di investire a proprie spese, piantando ulteriori ulivi.
















