Il caso
Lecce, confermata la condanna all'istruttore di equitazione per le molestie su un'allieva e sulla pronipote: la pena scende a 14 anni
Il 67enne originario del Brindisino era stato arrestato nel 2022 dopo che le vittime avevano confermato gli abusi: in primo grado aveva preso 18 anni
La Corte d’Appello di Lecce ha confermato la condanna per un istruttore di equitazione di 67 anni, originario del Brindisino, accusato di aver abusato per anni della pronipote e di un’allieva tredicenne del maneggio in cui lavorava. Rispetto alla sentenza di primo grado del luglio 2024, però, la pena è stata ridotta da 18 a 14 anni di reclusione.
La decisione emessa ieri 3 novembre arriva dopo il ricorso della difesa dell’uomo (avvocato Francesca Conte), che ha insistito per ottenere l’applicazione dell’aggravante specifica prevista in caso di vittime minori di 14 anni e non di quella – più pesante – prevista quando le vittime hanno meno di 10 anni.
L’indagine, affidata al pm Luigi Mastroniani, portò nel 2022 all’arresto dell’istruttore: erano emerse non solo le molestie sull’allieva (all’epoca 13enne), ma anche quelle sulla pronipote partite – secondo l’accusa – quando la bimba aveva nove anni. Le due vittime, ascoltate in forma protetta, avevano poi confermato le accuse restituendo storie di sofferenza ed enorme degrado. Le loro famiglie, costituite parte civile, hanno ottenuto in primo grado circa 200mila euro di provvisionale a titolo di danno.