cronaca

Francavilla Fontana, per la sparatoria a pranzo si cerca il responsabile ma nessuno sa niente

ALESSANDRA LEZZI

Tutto è accaduto domenica nell’appartamento al primo piano di un’abitazione di Vico Caroli, dove risiedono un 35enne e la moglie

FRANCAVILLA FONTANA - Ancora nessuna traccia dell’uomo che secondo gli investigatori ha esploso i tre colpi di pistola che hanno raggiunto al basso ventre un 45enne di Francavilla Fontana durante un pranzo domestico.

Difficile per i carabinieri ricostruire movente e dinamica di una domenica che all’improvviso si è trasformata in dramma. Il muro di omertà non coinvolge solo i familiari ma anche gli altri invitati al pranzo - tutti scappati via al primo colpo esploso - e la stessa vittima. Dal letto dell’ospedale dove è ricoverato continua a negare vi sia stata una lite con il proprietario della casa dove era ospite per pranzo e che questa sia poi sfociata in una sparatoria.

«Non ricordo - ripete il 45enne alle forze dell’ordine - ho sentito un rumore e poi la fitta». Migliorano fortunatamente le sue condizioni. La prognosi resta riservata ma la sua vita non sembra più essere in pericolo.

Tutto è accaduto domenica nell’appartamento al primo piano di un’abitazione di Vico Caroli, dove risiedono un 35enne e la moglie. Apparentemente un pranzo tra amici: la vittima, anche collega del padrone di casa, si presenta anch’egli con la moglie. In pochi minuti è il caos: i vicini sentono le urla e i colpi d’arma da fuoco che si sovrappongono. È il fuggi fuggi generale: tutti i presenti scappano in strada e vanno via con le auto. Quando arriva l’ambulanza la situazione clinica del 45enne appare grave ma i proiettili - si scoprirà poi - sono entrati e usciti. La moglie dell’uomo lo accompagna in ospedale, dove si trova ora ricoverato nel reparto di Chirurgia del Perrino di Brindisi.

Nel frattempo in vico Caroli arrivano anche i carabinieri ma in casa trovano solo la proprietaria. Il marito non c’è e la pistola, per la quale peraltro nessuno ha un’autorizzazione alla detenzione, neppure.

La donna dice di non sapere nulla. I militari nelle ore successive hanno identificato e rintracciato tutti gli ospiti. Silenzio: tutti raccontano di non aver visto nulla, di essersi trovati al momento degli spari in una stanza diversa da dove tutto è accaduto. Il 45enne in ospedale non è d’aiuto: nega che ci sia stata una discussione e che qualcuno gli abbia intenzionalmente sparato contro. Debiti non saldati o lite per ragioni lavorative tra le ipotesi. Meno probabile il colpo partito per sbaglio durante la pulizia dell’arma considerato che di proiettili ne sono partiti tre.

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