La storia
A Mesagne morì in un incidente sul lavoro, lo strazio dei genitori in una lettera: «Vogliamo giustizia»
Andrea Santorsola morì il 15 marzo 2023 cadendo da una scala. Nell’inchiesta sono indagate con l’accusa di omicidio colposo quattro persone
BRINDISI - «È passato un anno e ancora non ci diamo pace per quanto accaduto. Andrea ci manca tantissimo». Comincia così la lettera di Paolo e Tina, i genitori di Andrea Santorsola, il 31enne morto in seguito a un incidente sul lavoro il 14 marzo del 2023, in un cantiere a Mesagne, in provincia di Brindisi. L’uomo, che cadde da una scala battendo violentemente la testa a terra, morì il giorno dopo in ospedale per i traumi riportati.
Nell’ambito dell’inchiesta sul decesso del 31enne, che lavorava come elettricista per la «Cea Construction» srl, sono indagate con l’accusa di omicidio colposo quattro persone. Ad un anno dall’incidente i genitori hanno voluto scrivere questa lettera. «Non c'è un solo momento - spiegano Paolo e Tina - in cui non ci torna in mente. In ogni cosa che facciamo o che pensiamo c'è lui, con il suo sorriso, la sua semplicità, la sua voglia di vivere al servizio degli altri».
«Andrea dava senso alla nostra vita. Aveva la battuta pronta per ogni occasione, sorrideva sempre e cercava di aiutare chiunque avesse bisogno. Una missione, questa, che - concludono i genitori, che si sono affidati alla Giesse Risarcimento Danni per ricevere tutela legale - è continuata anche dopo quel tragico giorno con la donazione dei suoi organi. Noi abbiamo l'animo spezzato e dobbiamo convivere con un vuoto che non auguriamo a nessuno e con tanta, tanta rabbia».