Il caso
Carenza di medici, al via un bando dell'Asl Brindisi per assumere dall'estero
Disperata ricerca di camici bianchi per colmare il drammatico «vuoto»
BRINDISI - «Disco verde» della Asl di Brindisi all’assunzione di nuovi medici, non solo italiani ma anche extra Ue.
Sulla falsa riga della Calabria, per fronteggiare la drammatica carenza di personale, che ha costretto alla chiusura di tanti reparti negli ultimi mesi, il direttore generale dell’Asl Br Maurizio De Nuccio apre senza indugi a nuove possibilità di reperire figure necessarie alla sopravvivenza degli ospedali del territorio. È una novità inedita per la Puglia, probabilmente il primo «esperimento» di una Asl pugliese alla ricerca di sperata di personale specializzato dettato dall’urgenza del problema che ha falcidiato negli ultimi mesi numerosi reparti costringendoli alla chiusura. A cominciare dalla crisi del pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi, l’emergenza si è allargata a macchia d’olio ad altri reparti dell’ospedale più importante del territorio non risparmiando le Unità operative complesse strategiche e i reparti di eccellenza. Un copione che si è verificato anche a Francavilla Fontana e ad Ostuni. Una situazione drammatica su cui si è levata forte la voce del territorio: sindacati, sindaci, amministratori e politici per rivendicare il diritto alla salute delle proprie popolazioni che in questa situazione risulta compromesso. La Asl di Brindisi cerca quindi nuovi medici per le unità operative di Medicina d’urgenza, Neonatologia, Pediatria, Chirurgia generale, Ortopedia, Ginecologia e Ostetricia. È stata pubblicata la delibera con l'avviso pubblico per la manifestazione d'interesse per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo.
Possono partecipare medici dei paesi dell'Unione europea e quelli extra UE in possesso del permesso di soggiorno con autorizzazione a svolgere attività lavorativa sul territorio italiano, nonché del titolo di studio (laurea ed eventuale specializzazione) e iscrizione all’albo del paese di provenienza con le deroghe previste dalla normativa.
«L'Azienda - dice il direttore generale Maurizio De Nuccio - versa in una situazione di gravissima carenza di medici a causa dei numerosi collocamenti a riposo. Com'è noto sono stati banditi diversi avvisi e concorsi pubblici per reclutare medici a tempo determinato e indeterminato, senza tuttavia soddisfare il fabbisogno aziendale. Accanto a questi sono stati indetti avvisi di manifestazione di interesse finalizzati al conferimento di incarichi di prestazione d’opera professionale rivolti anche a medici in quiescenza e a medici in formazione specialistica. Anche in questo caso i risultati non sono stati quelli sperati. Ci auguriamo che questo bando, aperto a una platea più ampia, possa permetterci di trovare nuovi professionisti da destinare alle nostre Unità operative».
Il neo direttore generale Asl cambia registro e affronta di petto una situazione che finora è apparsa irrisolvibile, anzi è andata sempre più a peggiorare. Probabilmente anche a causa di bandi molto restrittivi. Da qui l’apertura totale con il nuovo bando anche oltre i confini dell’Unione europea. Una linea coraggiosa che potrebbe incontrare risposte positive per risollevare una crisi di personale senza precedenti. A rispondere saranno italiani, europei, cubani? Si vedrà dall’esito del bando. Finora tutti i precedenti hanno prodotto solo un buco nell’acqua, magari è il tempo della svolta.