L'allarme

Ambulanza senza medico e infermiere: muore in piazza nel Brindisino

Angelo Sconosciuto

A Torre Santa Susanna un 63enne emigrato in Germania si accascia uscendo dalla pizzeria del fratello al quale era andato a far visita

Torre Santa Susanna - Il dubbio atroce che ancora ieri mattina - e chissà per qualche tempo ancora - era presente nei discorsi della popolazione era: ma si sarebbe potuto salvare? Il riferimento è all’autentica tragedia consumatasi sotto gli occhi di tanti domenica sera nel bel mezzo di tre feste di piazza. Il signor G. D. B. di 63 anni di Erchie, emigrato in Germania, era tornato in ferie nel Salento ed era andato nella vicinissima Torre Santa Susanna a salutare un fratello che gestisce una pizzeria nella centralissima via Galaso.

All’improvviso il malore all’uscita dall’esercizio commerciale con una vistosa emorragia. L’umo si accascia ed arriva il 118 senza medico ed infermiere con i soccorritori, mentre altri liberi dal servizio sono intervenuti. Chi era presente ha sostenuto che andava iniziata una terapia farmacologica per la quale i soccorritori non sono autorizzati. Sembra ci sia stato anche un infermiere che visto il trambusto, nel bel mezzo della festa ha preso contatti e si è fatto autorizzare ad intervenire, ma per il povero G. D. B. non c’è stato nulla da fare tanto che sono intervenuti anche i carabinieri per quanto di loro competenza e non hanno potuto che constatare anche loro il decesso e provvedere, alla fine, a consegnare la salma ai familiari per i funerali.

E monta la polemica per la mancanza del medico e dell'infermiere sull'ambulanza, «cosa che non scandalizza ormai nessuno», dicevano ieri a Torre, quasi rassegnati di uno stato di cose, che ha superato i limiti della tolleranza e che si aggrava con il periodo estivo, durante il quale è davvero proibito sentirsi male o ammalarsi, perché alle note carenze, alle quali se ne sono aggiunte altre ora diventate strutturali e per le quali sembra non si trovino soluzioni, si aggiunge il periodo di ferie degli operatori.

Se carenze si segnalavano, dunque, queste diventano ancora più gravi perché i numeri risicati di medici e infermieri diventano ancora più instabili e ridotti con le ferie da fare.

Domenica sera poi, fra le tante narrazioni ciascuna delle quali ha le sue percentuali di verità acclarate, vi è anche chi faceva notare un’ambulanza di una associazione di protezione civile chiamata a pagamento dagli organizzatori di una festa non ha potuto fare più di tanto nelle operazioni di soccorso.

Il periodo estivo con le numerose manifestazioni pubbliche ancora, impone di trovare una soluzione anche su questo versante. Va trovata un’ambulanza con volontari idonei e un medico a pagamento disposto a restare per il soccorso durante tutti gli eventi in programma. Ammesso che tale soluzione si trovi, sarà sufficiente? E sconsolati ieri ancora a Torre si chiedevano: «Ma con una situazione oggettivamente diversa, quel 63enne poteva salvarsi?». Sapendo che tutto l’umanamente possibile non è stato possibile farlo, c’è chi magari impreca contro la malasorte, chi punta il dito contro il sistema che si è venuto a determinare, ma intanto una persona è morta sotto gli occhi di tanti, purtroppo inermi. 

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