Nel Brindisino
Ostuni, l’addio a «Memena» Iaia, ultima cantrice de «Lu vìsite»
Intonò il secolare pianto ritmato alla morte del figlio, lo storico Luigi Greco
OSTUNI - «Addio a Memena», ultima cantrice de «lu Vìsite». A 98 anni e dopo una vita di lavoro, dedizione alla famiglia e sempre portatrice di solidi principi morali, è scomparsa Maria Filomena «Memena» Iaia, madre dell’insigne storico, studioso e docente contemporaneo prof. Luigi Greco, deceduto il 9 febbraio del 2007. La si ricorda qui perché, con una religiosità straordinaria, dopo la scomparsa del suo primogenito, la signora Maria ha dedicato i suoi ultimi 16 anni (accudita dagli altri figli: Mimma e Carmelo), alla preghiera e all’autentico raccoglimento e contatto col mistero divino. Nella Chiesa di S. Maria delle Grazie, era presente alla prima funzione della mattina e a quella dei vespri. Ciò che sono stati veramente grande in lei, sono stati i forti principi morali e della più radicata tradizione che, dopo il matrimonio nel 1954 con Mario Greco, ha trasmesso ai figli. Nonostante la lunga permanenza nella “Città bianca”, aveva conservato l’uso del dialetto carovignese così ricco di inflessioni salentine e aveva osservato le tradizioni della sua terra d’origine come quelle connesse al rituale funebre tra cui, momento essenziale, è “lu vìsite” cioè il lamento individuale o collettivo che le donne - più vicine, per parentela, al defunto - intonavano per proclamarne ad alta voce i meriti e le virtù. Così fece la signora Memena, madre del prof. Luigi Greco, che tutta sola, esile e affranta nel dolore, accanto al feretro del figlio, aveva intonato con voce stridula e lacerante quella canzone. Nella casa gremita di visite commosse, la donna intonava le nenie e il col tempo e timbro si alzava ad ogni visita diminuendo e risuonando alla successiva “vìsite”.
Questa antica usanza, tramandata nei secoli, è stata una peculiarità che ha scandito la prematura scomparsa dello storico prof. Luigi Greco, insigne studioso locale, giornalista, docente presso il Liceo scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni, consulente storico e dal 1986 al 2006, ha tenuto innumerevoli conferenze a carattere storico-artistico in diverse località italiane.
Chiunque, nei prossimi decenni, vorrà immergersi nelle ultramillenarie vicende della terra di Brindisi e del popolo di Ostuni, non potrà fare a meno di consultare, leggere e citare Luigi Greco. Ed anche la mamma, depositaria di quella cultura tramandata oralmente a cui il prof. Greco pure attinse con garbo e serietà di approccio.