Nel Brindisino
Piaga rifiuti a Francavilla: imponente bonifica avviata nelle contrade
La denuncia del sindaco Denuzzo: «Ho a suo tempo denunciato il possibile rischio di un sistema per lo smaltimento illegale della spazzatura. Confido nelle Forze dell’ordine»
FRANCAVILLA FONTANA - Non accenna ad attenuarsi il fenomeno delle discariche a cielo aperto causate dall’abbandono indiscriminato di rifiuti in diverse zone delle campagne francavillesi e spesso anche nelle contrade della immediata periferia cittadina.
Una situazione talmente che assunto proporzioni tali da indurre l’Amministrazione comunale a programmare una serie di interventi di bonifica, in atto proprio in questi giorni, con evidente dispendio di risorse pubbliche che magari avrebbero potuto essere spese in altri ambiti se l’inciviltà di alcuni individui non avesse generato questa così vasta forma di inquinamento di alcune aree del territorio.
Proprio in questi giorni gli operatori ed i mezzi di Monteco Spa, sono stati impegnati in una sorta di azione straordinaria di rimozione e smaltimento della gran mole di rifiuti accatastati illecitamente soprattutto in tre aree della periferia francavillese: contrada Forleo Superiore, contrada Mogavero e contrada Caniglie.
«La piaga dell’abbandono dei rifiuti - spiega il sindaco Antonello Denuzzo - non è un dato con cui dobbiamo imparare a convivere. In questi anni siamo intervenuti a più riprese in diversi punti dell’agro perché non possiamo voltarci dall’altra parte davanti allo scempio causato dagli incivili».
Un esborso non di poco conto per l’Amministrazione, che di fatto pagano i contribuenti, anche se va rilevato come a Francavilla - contrariamente a quanto accade in altri Comuni, ad iniziare dal capoluogo - l’Amministrazione non ingiunge agli incolpevoli titolari dei suoli di provvedere a spese loro alla rimozione dei rifiuti causando agli stessi proprietari il danno e la beffa. Resta però il fatto che, a causa di pochi incivili, si genera un danno al territorio ed un danno economico per le casse pubbliche, periodicamente utilizzate per far fronte alle spese necessarie a ripulire le aree finite nel mirino di incivili privi di ogni scrupolo.
Come sempre accade è estremamente variegata la tipologia di rifiuti in cui si imbattono gli operatori Monteco mobilitati per il ripristino dello stato dei luoghi. Se da un lato non mancano i sacchetti, dall’altra cresce la presenza di materiali di risulta e di residui industriali, oltre ai soliti pezzi di mobilio dismesso, pneumatici esausti, lavandini ed altri sanitari rottamati ed inerti provenienti da scarti di lavorazioni edilizie. Di tanto in tanto, poi, non mancano le implacabili lastre di eternit, le quali, contenendo fibre di amianto deteriorato, costituiscono un rifiuto speciale che per essere smaltito richiede trattamenti particolari, in siti dedicati, con ulteriore aggravio di costi.
«Quando due anni fa ho sporto denuncia contro ignoti per l’abbandono di rifiuti - prosegue il sindaco Denuzzo - volevo porre all’attenzione pubblica la possibile esistenza di un vero e proprio sistema per lo smaltimento illegale della spazzatura. Resto fiducioso nell’operato delle Forze dell’Ordine che sono da sempre al nostro fianco».
D’altro canto, anche in altre parti d’Italia, l’esperienza dimostra che le ecomafie proliferano proprio perché consentono a gente senza scrupoli di smaltire a buon mercato, ovviamente in modo illegale, ciò che, a costi ben diversi, dovrebbe essere conferito e smaltito in strutture autorizzate.
Le operazioni di bonifica stanno proseguendo interessando pure altre contrade, ad iniziare da Cantagallo, dove risiedono molti francavillesi sempre più vessati dagli incivili.
Novità si registrano non solo in periferia ma anche in città, sul fronte del decoro urbano: nei giorni scorsi è stato assunto un nuovo giardiniere che si occuperà quotidianamente di tenere in ordine il verde cittadino: «Nelle scorse ore ho incontrato il nuovo giardiniere assunto dal Comune che è prontamente intervenuto per sistemare il vaso distrutto nel centro storico. Prendersi cura della Città - conclude il sindaco - è un gesto collettivo che non passa solo dalle mani del giardiniere o dell’Amministrazione comunale, ma dalla responsabilità e dall’orgoglio di ogni cittadino. Se distruggeranno, noi continueremo a costruire ancora più forte».