Omicidio colposo

Francavilla, tubo lasciato nell’addome di un paziente, ma non da loro: assolti in 5

Redazione online

Cinque medici assolti con formula piena. La denuncia era stata presentata da alcuni colleghi di Bologna dopo un altro intervento: il paziente di 67 anni morì

FRANCAVILLA - Assolti perché il fatto non sussiste. Cinque medici in servizio all’ospedale di Francavilla sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di un pensionato di 67 anni dopo la perdita di 50 chili in seguito a due interventi chirurgici. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Brindisi – giudice monocratico Adriana Almiento – a conclusione del processo in cui erano imputati cinque medici dell’ospedale Camberlingo. Per quella morte che – è la conclusione a cui è arrivato il giudice – non fu dovuta ad un caso di malasanità erano finiti sotto processo Rocco Montinaro, Alessandro Perrone, Domenico Lamacchia, Vincenzo Della Corte e Cosimiana Galizia. L’assoluzione per i cinque medici è arrivata a conclusione di un processo che è durato due anni. L’imputazione ai professionisti era arrivata dopo la denuncia dei medici dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna dopo la scoperta di un “tubicino di plastica lungo sette centimetri nell’addome del paziente”. Il pensionato morì il 4 novembre 2011. Nella ricostruzione della Procura di Brindisi “per due volte il pensionato venne sottoposto a interventi inutili, essendo stata sbagliata la diagnosi, e mal eseguiti”. Per due dei chirurghi sono state valutate le condotte in relazione agli “interventi del 4 e del 19 aprile 2011”, mentre per gli altri l’accusa è stata mossa in relazione al secondo intervento. I professionisti avevano affidato la loro difesa agli avvocati Vittoriano Bruno, Antonio Andrisano e Stefano Bellini. Per il pm, tenuto conto degli accertamenti disposti, c’erano elementi tali per affermare la “colpa medico professionale consistita in negligenza, imprudenza e imperizia”. In tal modo, era scritto nel capo d’imputazione, “cagionavano la morte”, del pensionato francavillese. Il giudice, a conclusione di un processo che è durato due anni e si è articolato in diverse udienze, è arrivato ad una conclusione diversa: i cinque medici non ebbero alcuna colpa nel decesso del pensionato francavillese. Il Tribunale ha assolto gli imputati con formula piena, ovvero “perché il fatto non sussiste”. Per i professionisti chiamati in causa, dunque, è stata la fine di un incubo.

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