Distrutta
Torre S.Susanna, a fuoco auto di un giornalista
C'è ancora mistero sulla vicenda, stanno indagando i carabinieri
A fuoco nelle prime ore di ieri mattina, a Torre Santa Susanna, l’auto in uso alla famiglia di Giuseppe Perrucci, giornalista. L’incendio di proporzioni gigantesche, in pochi minuti ha completamente distrutto l’auto che era parcheggiata in pieno centro abitato nei pressi dell’abitazione della famiglia proprietaria, e si è improvvisamente sviluppato intorno alle alle 3,45 del mattino. Sul posto i vigili del fuoco del compartimento di Francavilla Fontana che nonostante il tempestivo intervento, hanno potuto solo domare le fiamme mentre una unità radiomobile dei carabinieri si è prodigata a tenere in sicurezza l’accesso all’area dell’incendio.
A condurre le indagini è giunto il capitano Gianluca Cipolletta, comandante della Compagnia di Francavilla Fontana coadiuvato dal comandante della locale stazione Antonio Campo, il quale ha personalmente avviato le indagini che sono proseguite per l’intera giornata.
Ignote, al momento, le cause sull’origine dell’evento incendiario, si battono tutte le piste, non si tralascia nessun particolare, si sta scandagliando l’intero caseggiato alla ricerca di telecamere anche private, mentre si valutano i reperti ritrovati nei pressi dell’auto della quale rimangono solo brandelli di lamiere accartocciate e annerite dalle fiamme.
Come si diceva, si fanno tutte le ipotesi, compreso quella dell’autocombustione del veicolo anche se, quella maggiormente accreditata e seguita pare essere quella di un atto doloso, il che presuppone esserci la mano di un incendiario ed che potrebbe aver agito per qualche ripicca personale, oppure per motivi passionali nei confronti di qualche componente della famiglia del giornalista.
Una cosa appare certa, il capitano Gianluca Cipolletta, giovanissimo comandante della compagnia di Francavilla Fontana, ha le idee chiare su come intende svolgere il suo difficile compito di Ufficiale dei carabinieri, oltre al coraggio di chi si è temperato professionalmente in territori controllati dal fenomeno camorristico, dove la lotta alla criminalità organizzata è parte preponderante del lavoro quotidiano. Intanto ieri pomeriggio l’intestatario dell’auto (il figlio del giornalista) si è presentato presso la stazione carabinieri di Torre per formalizzare querela contro ignoti per il danno subito.