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**C.sinistra: opposizioni ancora divise, Conte 'troveremo sintesi' e Schlein applaude**

Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Elly Schlein ha ancora addosso l'adrenalina dell'intervento in aula quando si ferma a parlare con i cronisti. "Se sono soddisfatta? Sì, assolutamente. Quando li mettiamo davanti ai problemi reali, vanno in tilt". Nel capanello tra i parlamentari c'è chi ironizza sui decibel di Galeazzo Bignami. "Ci siamo messi a fare il coro 'Foti, Foti'. Aridateci lui!". Chi sulla replica di Meloni all'attacco di Schlein sul carovita e i frigoriferi vuoti degli italiani. "Ha parlato di dati della Fao, la fame nel mondo? Mah...".

Passa Nicola Fratoianni. "Bravo Nicola, grande intervento iper federalista", gli dice Schlein e il leader di Sinistra Italiana: "Ma io sono un europeista convinto". E c'è pure Giuseppe Conte poco più in là. Schlein che ha salutato i cronisti diretta a Fiumicino per Bruxelles dove partecipa domani al pre-consiglio dei Socialisti europei, si ferma con il presidente M5S. Qualche parola e un saluto con scambio di baci dopo il 'freddo' degli ultimi giorni. A Schlein non è sfuggita la chiusa dell'intervento di Conte in aula. "Forza, siete al governo. Non chiedete a noi dell'opposizione delle nostre diverse sensibilità. Noi -dice l'ex-premier- quando ci presenteremo agli italiani per governare le risolveremo" le nostre differenze, "voi ancora dopo tre anni di guerra non le avete risolte". Schlein apprezza. "Ho applaudito" dice ai cronisti. "Uniti, vinciamo. Si è visto alle regionali". E Conte ribadisce il concetto espresso in aula ai cronisti: "Dopo tre anni loro sono divisi su diversi dossier. A noi lasciateci lavorare".

Dai banchi delle destra si susseguono gli interventi a rimarcare le divisioni nel centrosinistra a differenza della risoluzione unitaria della maggioranza. Ribatte Schlein: "Il Governo ha tre diverse voci e guardi, è vero che fate una risoluzione unica, solo che per votarla insieme non ci avete scritto niente. È facile così", dice la segretaria Pd in aula. Ai cronisti Schlein ricorda come la destra all'opposizione si presentasse con altrettante distinzioni e testi separati, ad esempio per il Consiglio Ue dell'ottobre del 2020. E pure Conte replica duro: "Nella risoluzione della maggioranza non c'è scritto nulla sulle armi, che farete? Le invierete? Siete proprio ipocriti".

La giornata delle comunicazioni di Meloni in Parlamento si articola per le opposizioni su un doppio registro: quello all'odg sulla politica estera che le vede divise. Ciascuno ha presentato un proprio testo. Ognun per sè, anche stavolta. E quello sulle questioni interne, dalla manovra al carovita. Qui la voci sono più assonanti e Schlein su questo secondo registro concentra gran parte del suo intervento. Paese reale vs narrazione Meloni. Con tanto di "letterina di Natale" alla premier in cui snocciola dati di "una realtà sempre più dura per gli italiani". Sanità, carovita, carobollette, salari bassi, produzione industriale col segno meno da 36 mesi consecutivi. "Presidente Meloni, va tutto bene?".

Parte dalla sanità la segretaria del Pd: "Secondo le segnalazioni arrivate a Cittadinanza Attiva, le liste d'attesa sono di un anno per una Tac al torace, per una mammografia da fare entro 60 giorni ne aspetti 147, per una colonscopia aspetti due anni". Poi il carovita: "Secondo l'Istat, i beni alimentari sono aumentati negli ultimi quattro anni del 25% e gli stipendi reali si sono abbassati di 9 punti. Il pane costa il 28% in più: presidente, ma che mangino le pastarelle, giusto?". Quindi il lavoro e le bollette: "Lei blocca il salario minimo a 4 milioni e mezzo di lavoratrici e di lavoratori. La produzione industriale cala ormai da 34 mesi, su 37 del suo Governo. E a Natale niente luci sull'albero, perché abbiamo le bollette più care d'Europa e le imprese perdono competitività. Ma in tre anni non avete fatto nulla per non intaccare gli extraprofitti delle grandi società energetiche".

Un elenco a cui si aggiunge l'ultima novità, quella sul riscatto della laurea (poi corretta dalla stessa Meloni nella replica al Senato). "Ieri avete riscritto la manovra e con una sola mossa fate una stangata sulle pensioni che è furto, sia ai giovani che agli anziani. E' una vergogna prendervi soldi di chi ha studiato e ha già pagato per riscattare la laurea. È un'altra manovra di promesse tradite. Dovevate abolire la Fornero e invece state allungando l'età pensionabile a tutti, compresi alle forze dell'ordine. Non ci provate, non ve lo permetteremo perché costruiremo l'alternativa insieme e vinceremo le prossime elezioni".

Anche Conte fa un 'bagno di realtà' alla presidente del Consiglio: "Con la presidente Meloni avevamo occasione di confrontarci, mi aveva invitato alla sua festa, dal palco di casa sua, ma poi non si è presentata. Sono rimasto solo. Va bene, però verrà il giorno. Senza contraddittorio, proprio dal palco di Atreju, ne abbiamo sentite di tutti i colori. Abbiamo sentito che avete aumentato gli stipendi degli italiani, che sulla sanità con il vostro governo abbiamo dei record storici. Io non so se la presidente Meloni usa la stessa calcolatrice che si è rotta da Vespa, ma in realtà serve un bel bagno di realtà: gli stipendi reali qui crollano dal 2021 paurosamente; aumenta la spesa militare del 25%".

Ed ancora: "Oggi la presidente Meloni ha fatto un elenco degli strabilianti risultati conseguenti per il Sud ha mancato di menzionare una sigla: Pnrr! Sono soldi che abbiamo portato noi, se fosse stato solo per voi senza questi soldi saremo in recessione". Fratoianni attacca Meloni sull'Europa: "Presidente Meloni vada al Consiglio europeo e si faccia promotrice di un'iniziativa per riscrivere i trattati e per il superamento del diritto di veto, per costruire per questa via una difesa comune, una politica fiscale comune, una politica sociale del lavoro e una politica ambientale" e invece "lei, signora presidente e il suo governo siete i formidabili protagonisti del declino dell'Europa, siete complici del rischio della distruzione dell'Europa".

Anche Riccardo Magi di Più Europa batte sulla politica estera: "Meloni ha un'idea macchiettistica della politica estera e sta pattinando su un'ambiguità che in realtà nasconde il tradimento dell'Europa" servono invece "parole chiare sull'uso degli asset russi perché ci ha parlato dei rischi a usarli, ma non ci ha parlato dei rischi e degli oneri che come europei dovremmo sostenere a non utilizzare quegli asset". Matteo Renzi usa il sarcasmo: "Dopo 32 mesi su 36 di produzione industriale negativa, vi entusiasmate per la cucina italiana patrimonio dell'Unesco. Sembrava che lei, presidente, e Lollobrigida aveste vinto Masterchef. Ma il costo dei generi alimentari è aumentato del 24% e di questo piuttosto si deve occupare un governo. E invece come risponde? Coll'attacco alla sinistra sul kebab. Trovo fantastico il gesto tecnico ma ho come l'impressione che il kebab sta a Giorgia Meloni come le brioches a Maria Antonietta".

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