Palermo, 9 dic. (Adnkronos) - "Nel 1992 non si fatto quello che si doveva fare" nella inchiesta su mafia e appalti. Lo ha detto il Procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca nell'audizione davanti alla Commissione nazionale antimafia. "Dopo la strage di Borsellino cambia l'Italia, perché ci sono state due stragi e perché c'è la forza propulsiva di Mani pulite che scompaginerà un intero sistema politico, cambia lo stesso gruppo imprenditoriale Ferruzzi, cambia il procuratore- continua - Ciò che era fattibile o, secondo la nostra ipotesi, voleva la dirigenza della Procura fino al luglio 1992 cambia decisamente già quando è stato sfiduciato Pietro Giammanco e a ancora di più quando è arrivato il Procuratore Caselli". "Il Procuratore Caselli (arrivato nel gennaio 1993 ndr) dà un nuovo impulso a certe indagini, non ha alcun interesse politico personale a bloccare le indagini o a rallentare o insabbiare le indagini su mafia e appalti".
Martedì 09 Dicembre 2025, 11:50
















