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Manovra: Misiani (Pd), 'crea problemi a Pmi invece risolverli, nostre proposte per cambiarla'

Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "Nella Legge di Bilancio del Governo Meloni i nodi strutturali che frenano le piccole e medie imprese sono totalmente ignorati. Viceversa, alcune scelte rischiano di complicare ulteriormente la vita agli imprenditori. Sul fisco, la riduzione dell’aliquota Irpef è un intervento limitato e la pressione fiscale resterà al livello più alto degli ultimi dieci anni, ben al di sopra della media europea. La detassazione al 5% dei rinnovi contrattuali ha finalità del tutto condivisibili ma così come è stata prevista crea disparità: chiederemo con un emendamento che abbiamo segnalato di ricomprendere i Ccnl rinnovati nel 2024 ed escludere i contratti pirata. L’articolo 26 è un errore grave: la restrizione alla compensazione dei crediti fiscali rischia di colpire la liquidità delle imprese. Il Pd lavorerà in commissione bilancio per abrogare questa norma". Così il senatore Antonio Misiani, responsabile economico Pd.

"Sugli investimenti, dopo la disastrosa gestione del Piano Transizione 5.0 - prosegue - il governo ha deciso di tornare al super e iper ammortamento. I nodi da affrontare sono due: gli stanziamenti sono limitati dal punto di vista quantitativo e nel loro orizzonte temporale e abbandonare il credito d’imposta rischia di aumentare la burocrazia e restringere la platea. Servono strumenti stabili e utilizzabili anche dalle microimprese, ripristinando il credito d’imposta e potenziando la dotazione di risorse con un respiro almeno triennale. L’emendamento che abbiamo condiviso e segnalato insieme alle altre forze dell’opposizione va in questa direzione. l rifinanziamento del credito d’imposta per la Zes unica è una scelta condivisibile, ma la soglia minima da 200mila euro esclude migliaia di piccole imprese del Sud. Uno degli emendamenti che abbiamo segnalato proporrà di ridurla a 100mila, mentre un secondo emendamento, presentato e segnalato con le altre forze di opposizione, proporrà di estendere a tutta Italia l’autorizzazione unica e semplificata prevista oggi per la Zes".

"La manovra ignora il tema dell’accesso al credito, mentre i prestiti alle Pmi sono in costante calo: lo stock di credito bancario verso le piccole imprese in tre anni è calato di oltre il 21%. Servono risposte sulla operatività futura del Fondo centrale di garanzia per le Pmi. La proposta avanzata dalle associazioni degli artigiani di un Fondo nazionale per il credito di piccolo importo è interessante, siamo pronti a sostenerla. Continueremo a lavorare in Parlamento per correggere una manovra che, così com’è, non fa nulla per fare ripartire l’Italia e, anzi, renderà più difficile investire, crescere e fare impresa", conclude.

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