politica

Mo: Pionati, 'da Flotilla 4 no, a Mattarella, Meloni, al Papa e al garante'

(Adnkronos) - "Si moltiplicano nella striscia di Gaza le manifestazioni di giubilo per gli scioperi e i cortei nelle città italiane : aver bloccato le tangenziali di Milano e Roma, occupato aereoporti e stazioni ferroviarie, picchiato poliziotti a Pisa e Napoli ha infatti cambiato radicalmente condizioni e prospettive di vita dei palestinesi ! Ovviamente stiamo scherzando perché l'Italia può anche essere paralizzata per settimane o messa a ferro e fuoco, senza che questo influisca minimamente su quel che accade in Medioriente. Chi cavalca la piazza e organizza la protesta lo sa benissimo, ma se ne frega perché ha un altro obiettivo". Lo scrive Francesco Pionati su Il Tempo.

"Se la priorità fosse stata davvero aiutare concretamente i palestinesi, Mattarella, Meloni ed anche l'insospettabile cardinale Pizzaballa (che ammoniva : la flotilla non porterà a nulla) avevano indicato la strada giusta da percorrere : nessuna risposta. Di più : il garante dichiara illegittimi gli scioperi ? Anche in questo caso Landini & C. fanno orecchie da mercante. Perchè ? Quel che è accaduto ieri ha dato la risposta : perchè il vero obiettivo non è mai stato quello di portare aiuti ai palestinesi ma di trovare un'anima e qualche bandiera per una sinistra sempre più estremista che non riesce a indebolire in alcun modo maggioranza e governo e tenta la carta delle suggestioni sovranazionali e della mobilitazione di piazza, in cui è maestra. Il blocco che la "Flotilla" ha tentato di forzare, non è mai stato quello della marina israeliana ma piuttosto degli elettori italiani che sostengono Palazzo Chigi".

"La funzione delle imbarcazioni dirette a Gaza non è mai stata quella di aprire corridoi umanitari ma di preparare l'innesco per la giornata di scioperi, scontri e cortei appena trascorsa. A cosa porterà questa strategia ? Temiamo ad una radicalizzazione dello scontro politico che non promette nulla di buono".

"Dopo Gaza -continua Pionati- ci saranno altri pretesti (a cominciare dalla riforma della giustizia) per infiammare il paese. Riuscirà questa strategia ? Difficile. Se due milioni di italiani scendono in piazza quel che conta è vedere cosa pensino i 57 milioni che restano a casa o al lavoro : potrebbero simpatizzare per chi protesta o al contrario (per reazione) rafforzare quella maggioranza silenziosa che sostiene il governo da più di tre anni, per i risultati oggettivi che ha raggiunto".

"Un'ultima considerazione : lo sciopero sarebbe stato molto più utile se avesse cambiato bersaglio, rinunciando in parte alla pura propaganda. In questo momento la sola cosa utile per cambiare la situazione a Gaza è la pressione da esercitare su Hamas perché accetti la proposta di pace degli Stati Uniti. Solo questa scelta può restituire speranza ai palestinesi. Insomma, per sinistra e CGIL (accecati dall'antimelonismo) l'ennesima occasione sprecata".

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