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Sanità: M. Ricciardi, 'provvedimento barzelletta, utile solo per propaganda governo'

Roma, 23 set.-(Adnkronos) - “Il Governo ha deciso di concentrare nelle mani di una sola persona tutte le funzioni che spettavano a Presidente, direttore generale e Cda di Agenas. Tale figura unica può anche continuare a svolgere incarichi preesistenti. Un accentramento di potere senza precedenti". Così la capogruppo del M5s in commissione Affari sociali alla Camera Marianna Ricciardi durante la dichiarazione di voto sul decreto Agenas.

"Avevamo proposto la trasformazione dell’Agenzia in un’autorità amministrativa indipendente, sul modello di Agcom e Anac. Una riforma utile per garantire autonomia e autorevolezza nell’attività di valutazione dei servizi sanitari. La risposta? Inammissibile. Intanto - prosegue - il sito di Agenas racconta un’Italia dove i tempi medi per ottenere una visita specialistica sono sorprendentemente brevi: un giorno per una visita oculistica urgente, due per una dermatologica, uno per una cardiologica. Ma chi vive la sanità reale sa che non è così. Questi dati, sbandierati dal Governo come prova di efficienza, sono in realtà il frutto di una manipolazione: le rilevazioni unificano le prenotazioni del Ssn con quelle in libera professione intramoenia. Tradotto: se il cittadino è costretto a pagare una visita privata perché nel pubblico deve aspettare mesi, nei dati ufficiali questa visita viene comunque conteggiata come ‘rapida’. Un artificio che mistifica la realtà, illude i cittadini e consente al Governo di dire che va tutto bene”.

“In commissione abbiamo anche proposto un finanziamento di 5 milioni di euro per l’Ospedale Santobono di Napoli, struttura pediatrica di eccellenza: è stato respinto. Eppure, nel medesimo decreto il Governo ha inserito un finanziamento di 20 milioni per l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Due temi totalmente scollegati, inseriti nello stesso provvedimento: una manovra per distogliere l’attenzione dal commissariamento di Agenas e zittire ogni voce critica. Per tali motivi voteremo convintamente no”, conclude.

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