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a trani
07 Marzo 2018
di NICO AURORA
TRANI - La Direzione generale della Asl Bt potrebbe passare da Andria a Trani. I tempi non saranno per nulla immediati, perché prima bisognerà rimettere a posto l’immobile deputato ad ospitarla, ma questa volta, e forse mai come questa volta, il percorso appare più che bene avviato.
Non vi è alcuna dichiarazione ufficiale a proposito, ma il sopralluogo compiuto ieri mattina dal direttore generale, Alessandro Delle Donne, insieme con il sindaco, Amedeo Bottaro, presso l’ex Convento agostiniano di piazza Gradenigo, sembrerebbe il preludio ad un interessamento dell’azienda, tutt’altro che di facciata, per acquisire in maniera definitiva e funzionale un immobile di gran prestigio dal punto di vista storico ed architettonico, facendone la migliore sede possibile per l’Asl Bt.
Da anni la Asl ha sede legale e direzionale Ad Andria, in via Fornaci, in locali che paiono inadeguati rispetto alle esigenze dell’azienda e, anche, le necessità di un pubblico costretto ad un percorso abbastanza tortuoso per raggiungere quel luogo, situato nella periferia di quella città. A Trani, invece, ci troviamo a brevissima distanza dalle principali vie di comunicazione, in quella stessa piazza già utilizzata, in maniera robusta, dai bus dei turisti che visitano il vicinissimo centro storico.
Lo strumento attraverso il quale si definirebbe il trasferimento della sede sarebbe l’acquisizione del palazzo da parte della Asl, sulla stessa falsariga della cessione di Palazzo Carcano, dal Comune all’Agenzia del demanio, da rifunzionalizzarsi per la destinazione a sede di uffici giudiziari. In questo caso, però, Palazzo di città e la Asl risolverebbero definitivamente, con una transazione un contenzioso che sembra non avere fine: Trani rinuncerebbe all’eventuale titolarità della sede, a patto che la Asl si faccia carico del costo dei lavori, stimato poco meno di 3 milioni di euro.
In questo modo, l’azienda sanitaria ne farebbe la sede della direzione generale, destinando ambienti allo stesso Comune di Trani ed altre finalità, secondo quanto già fissato dal protocollo d’intesa siglato ad agosto 2016 fra Palazzo di città, azienda sanitaria e Regione Puglia, con riferimento a tutti gli immobili della sanità a Trani. Infatti, ciò che attiene l’ex ospedale degli agostiniani, l’Amministrazione comunale «si rende disponibile a procedere col ritrasferimento del bene - si legge nel documento - ed a metterlo a disposizione della Direzione generale per una ristrutturazione coerente con le future determinazioni da assumersi in sede di cabina di regia prevista dal protocollo di intesa».
E proprio Bottaro, nell’aprile 2017, replicando ad alcune polemiche in merito, chiariva che «io non rivendico le proprietà, perché non devo fare speculazioni immobiliari, ma devo garantire che gli immobili siano funzionanti e funzionali rispetto a quelle che sono le esigenze della città».
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