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nell'agro di Loconia
23 Luglio 2017
di Paolo Pinnelli
CANOSA - Tensione a Loconia, ieri mattina, per la protesta davanti alla sede del Conzorzio di Bonifica Terre d’Apulia, da parte di una ventina di agricoltori. Al centro delle lamentele, la mancanza di erogazione di acqua per i campi.
La temperatura, salita in questi giorni anche al di sopra dei 40 gradi, ma soprattutto la siccità persistente, ha portato un gruppo consistente di agricoltori davanti alla sede del Consorzio per chiedere spiegazioni sulla mancata erogazione dell’acqua, in un momento assolutamente delicato per le colture. Soprattutto i frutteti, percoche innanzitutto, verdure e vigneti necessitano di irrigazione in maniera assolutamente urgente ma il Consorzio lamenta la mancanza di acqua nelle riserve, a partire da quella proveniente dalla diga di Conza, in Irpinia, nell’alta valle del fiume Ofanto. Fino all’altro giorno era proprio la diga campana che alimentava la rete del Consorzio. Poi la Regione Campania, in ragione di maggiori esigenze interne (approvvigionamento delle aziende zootecniche), ha negato la disponibilità alla erogazione di acqua per l'uso irriguo del territorio ofantino. Da qui la decisione - finalmente - di attingere dalla vicina diga del Locone, che, almeno a prima vista, è abbondantemente provvista di acqua.
Ma ieri sarebbe sorto un problema tecnico: secondo quanto riferito ad alcuni agricoltori dai responsabili del Consorzio, ci sarebbero difficoltà alle attrezzature di sollevamento dell’acqua. E quindi? «Ci hanno assicurato che da lunedì sarà tutto sistemato - riferiscono ancora alcuni agricoltori - ma noi, se non vedremo uscire quell’acqua che abbiamo pesantemente già pagato (è stato anticipata la metà dell’importo pagato l’anno precedente, ndr) saremo di nuovo davanti al Consorzio, perchè le nostre colture non possono attendere».
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