Travolto mentre spinge l'auto muore un 43enne a Corato
di GIUSEPPE CANTATORE
CORATO - Il destino ha voluto che la sua auto si fermasse proprio sulla ex statale 98, per di più in un tratto particolarmente veloce e senza vie di fuga. Pochi istanti dopo, mentre il conducente la stava spingendo lungo la corsia di emergenza, un altro veicolo è sopraggiunto e l’ha investito senza lasciargli scampo.
È morto così, a soli 43 anni, Aldo Sciscioli, barbiere molto conosciuto in città che in tanti - proprio in virtù del suo mestiere - chiamavano affettuosamente con il soprannome di «doppio taglio». La tragedia ieri, poco dopo le 13. Aldo stava rientrando a Corato percorrendo la provinciale 231 a bordo della sua Fiat Panda nera. A circa tre chilometri dall’abitato, dove in lontananza già si scorgono le prime case della città, l’auto si è improvvisamente fermata. Forse perché rimasta senza carburante oppure a causa di un guasto.
Aldo ha fatto in tempo a «parcheggiarla» sul ciglio della strada, poi è sceso e ha iniziato a spingerla, magari per raggiungere il tratto in discesa distante solo pochi metri che l’avrebbe portato in prossimità di una stazione di servizio. Non è ancora chiaro se la presenza del veicolo fermo fosse stata opportunamente segnalata oppure no. Mentre il 43enne era intento a spostare l’auto, alle sue spalle è sopraggiunta una Lancia Delta grigia. Ed è stato un attimo. Per cause tuttora da accertare, il conducente della «Delta», anch’egli di Corato, non avrebbe visto la macchina in panne e l’ha travolta insieme con lo sfortunato proprietario.
L’impatto è stato molto violento. La Panda, colpita all’altezza della ruota posteriore sinistra, è finita contro il muro di cemento che delimita la sede stradale, mentre Aldo Sciscioli è stato scagliato sull'asfalto. Ai soccorritori del 118 - avvertiti da alcuni automobilisti che si sono fermati per prestare aiuto - l’uomo è apparso subito in gravissime condizioni.
I sanitari hanno effettuato tutte le manovre di rianimazione necessarie ma, dopo circa 20 minuti di massaggio cardiaco, hanno dovuto constatarne il decesso.
CORATO - Il destino ha voluto che la sua auto si fermasse proprio sulla ex statale 98, per di più in un tratto particolarmente veloce e senza vie di fuga. Pochi istanti dopo, mentre il conducente la stava spingendo lungo la corsia di emergenza, un altro veicolo è sopraggiunto e l’ha investito senza lasciargli scampo.
È morto così, a soli 43 anni, Aldo Sciscioli, barbiere molto conosciuto in città che in tanti - proprio in virtù del suo mestiere - chiamavano affettuosamente con il soprannome di «doppio taglio». La tragedia ieri, poco dopo le 13. Aldo stava rientrando a Corato percorrendo la provinciale 231 a bordo della sua Fiat Panda nera. A circa tre chilometri dall’abitato, dove in lontananza già si scorgono le prime case della città, l’auto si è improvvisamente fermata. Forse perché rimasta senza carburante oppure a causa di un guasto.
Aldo ha fatto in tempo a «parcheggiarla» sul ciglio della strada, poi è sceso e ha iniziato a spingerla, magari per raggiungere il tratto in discesa distante solo pochi metri che l’avrebbe portato in prossimità di una stazione di servizio. Non è ancora chiaro se la presenza del veicolo fermo fosse stata opportunamente segnalata oppure no. Mentre il 43enne era intento a spostare l’auto, alle sue spalle è sopraggiunta una Lancia Delta grigia. Ed è stato un attimo. Per cause tuttora da accertare, il conducente della «Delta», anch’egli di Corato, non avrebbe visto la macchina in panne e l’ha travolta insieme con lo sfortunato proprietario.
L’impatto è stato molto violento. La Panda, colpita all’altezza della ruota posteriore sinistra, è finita contro il muro di cemento che delimita la sede stradale, mentre Aldo Sciscioli è stato scagliato sull'asfalto. Ai soccorritori del 118 - avvertiti da alcuni automobilisti che si sono fermati per prestare aiuto - l’uomo è apparso subito in gravissime condizioni.
I sanitari hanno effettuato tutte le manovre di rianimazione necessarie ma, dopo circa 20 minuti di massaggio cardiaco, hanno dovuto constatarne il decesso.