Niente scarcerazione si dimette il sindaco di Trani Rinuncia anche il vicesindaco
TRANI – Si è dimesso nella tarda serata di ieri il sindaco di Trani, Gigi Riserbato (centrodestra), arrestato nell’ambito della inchiesta della procura di Trani, chiamata "Sistema Trani", sul presunto intreccio fra politica e affari, per appalti pilotati. I reati di cui deve rispondere sono di corruzione, concussione, voto di scambio, turbativa d’asta. Insieme con Riserbato furono arrestate, il 20 dicembre scorso, altre cinque persone
30 Dicembre 2014
TRANI – Si è dimesso nella tarda serata di ieri il sindaco di Trani, Gigi Riserbato (centrodestra), arrestato nell’ambito della inchiesta della procura di Trani, chiamata "Sistema Trani", sul presunto intreccio fra politica e affari, per appalti pilotati. I reati di cui deve rispondere sono di corruzione, concussione, voto di scambio, turbativa d’asta. Insieme con Riserbato furono arrestate, il 20 dicembre scorso, altre cinque persone.
I cinque erano: l’ex amministratore unico di Amiu Antonello Ruggiero, il consigliere comunale Nicola Damascelli, l’ex vice sindaco Giuseppe Di Marzio, il consigliere dimissionario Maurizio Musci e il funzionario comunale dell’ufficio appalti Edoardo Savoiardo. Riserbato si è dimesso dopo che il tribunale del riesame di Bari ha rigettato la sua istanza di scarcerazione, mentre ha disposto il passaggio ai domiciliari per Di Marzio, Musci e Damascelli. Riserbato era stato eletto nell’estate del 2012, a capo di una coalizione di centro destra ed era, dunque, a metà del suo mandato. Con le sue dimissioni si scongiura il pericolo di commissariamento del comune.
A Trani, secondo la legge vigente, si tornerà alle urne in concomitanza con il voto per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione del nuovo presidente della giunta regionale pugliese, probabilmente a marzo 2015.
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