La questione

Barletta, eventi nell’ex cartiera, tra cui il concerto di Jovanotti: «Attenzione, è zona inquinata»

Adriano Antonucci

Si accende il dibattito sulla fabbrica che dovrebbe ospitare il Jova Summer Party. L’area risulta contaminata dal 2019 dopo un incendio di rifiuti

Questione urbanistica, ma anche aspetti legati alla salubrità della zona: le opposizioni tornano ad accendere i riflettori sull’ex cartiera di via Trani. Lì, il prossimo 17 agosto 2026, ci sarà il terzo concerto di Jovanotti nella città della Disfida e proprio per questo motivo l’area, oggi abbandonata, dovrà essere riqualificata.

Nei giorni scorsi i gruppi consiliari di Partito Democratico, Lista Emiliano Sindaco di Puglia, Coalizione Civica e Lista Con Emiliano avevano sollevato dubbi su quello che sarà il destino urbanistico dell’ex cartiera nel periodo immediatamente successivo al concerto. Oggi, l’attenzione è puntata sulle condizioni di salubrità della zona, anche alla luce di alcuni episodi avvenuti qualche anno fa.

«Pensare all’area dell’ex Cartiera come a un luogo di socialità e aggregazione, sottraendola all’ennesima speculazione edilizia, è una visione che condividiamo pienamente. Valorizzare quello spazio in chiave pubblica è un obiettivo positivo per la città. Proprio per questo, però, riteniamo imprescindibile che ogni iniziativa pensata in quest’area venga organizzata in condizioni di totale sicurezza, tutelando la salute dei cittadini».

Entrando nel dettaglio, i gruppi consiliari del centrosinistra hanno ricordato che «nonostante siano trascorsi alcuni anni – era il 29 dicembre 2019 – non possiamo dimenticare l’incendio che colpì l’azienda per il trattamento dei rifiuti Dalena Ecologia, nella zona industriale di Barletta, con ricadute che interessarono anche l’area dell’ex Cartiera. Subito dopo il rogo, un’equipe di Arpa Puglia, insieme al Nucleo Ambientale della Polizia Locale e agli operatori della Asl Bt, effettuò campionamenti e verifiche. Le successive analisi – confronti con i parametri del Testo Unico Ambientale, conferenze di servizi, valutazioni tecniche e indagini di parte richieste anche dai proprietari – portarono a conclusioni chiare, riportate nella determinazione dirigenziale della Provincia Bat e nelle relazioni Arpa. Da quelle indagini risultò che l’area è potenzialmente contaminata, con superamenti della soglia di concentrazione critica di alcuni inquinanti».

Alla luce di questo, le opposizioni consiliari hanno sottolineato che «le conclusioni di quelle indagini ambientali, supportate da verifiche cartografiche e documentali per accertare la destinazione urbanistica delle diverse particelle coinvolte, dicono una cosa chiara e semplice: il rischio legato alla contaminazione diventa rilevante nel momento in cui i luoghi vengono destinati a uso ricreativo, residenziale o a verde pubblico».

Davanti a questo scenario Pd, Lista Emiliano, Coalizione Civica e Lista Con Emiliano si domandano se «si siano adottate tutte le dovute precauzioni per organizzare in quell’area un grande evento che attirerà migliaia di persone, come il concerto di Jovanotti previsto per il prossimo anno» e se qualcuno abbia «tenuto conto di quella prescrizione». Partendo da questi interrogativi, le opposizioni si sono rivolte al sindaco Cosimo Cannito chiedendogli se abbia valutato «la possibilità di richiedere un parere preventivo al Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bt, così da escludere eventuali rischi sanitari legati alla potenziale contaminazione».

«Sarebbe - hanno concluso i gruppi consiliari di centrosinistra - un passaggio doveroso, volto a garantire che un evento di tale portata si svolga in piena sicurezza. Sindaco, se questo aspetto fosse stato trascurato, c’è ancora tempo per intervenire, fare chiarezza e assicurare che tutto proceda nel rispetto delle norme e della sicurezza collettiva».

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