il problema

Barletta, quel molo chiuso e non si sa fino a quando: «Pronti ad andare a Roma da Salvini»

Adriano Antonucci

Così il Comitato civico Braccio di Levante. L’ingresso al Braccio di Levante è attualmente delimitato da due cancelli che ne impediscono l’accesso al pubblico

A Roma dal ministro Salvini per il Braccio di Levante. Il sindaco Cosimo Cannito, con al fianco rappresentanti dell’amministrazione comunale, ha incontrato a palazzo di città i referenti del comitato civico per il Braccio di Levante recentemente costituito per affrontare la vicenda relativa alla chiusura del Molo e non solo.

Dal confronto è emersa una unità di intenti finalizzata a restituire l’area alla fruizione pubblica con diverse iniziative in cantiere, prima fra tutte quella che potrebbe vedere una delegazione di cittadini viaggiare in direzione Roma per incontrare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

«Quello con i rappresentanti del comitato - ha spiegato il sindaco - è stato un un incontro costruttivo. Io non posso che ringraziare chi fa cittadinanza attiva interessandosi, in questo caso, della fruibilità del Molo di Levante che abbiamo già rappresentato essere un simbolo identitario della nostra comunità».

Il sindaco ha sottolineato di aver risposto a tutte le domande ricevute e di essere in attesa di una «azione del comitato finalizzata ad un incontro col ministro Salvini a Roma al fine di rappresentare il disagio che viene determinato dalla privazione di quel luogo».

Spazio off limits L’ingresso al Braccio di Levante è attualmente delimitato da due cancelli che ne impediscono l’accesso al pubblico in applicazione dell’ordinanza della Capitaneria di Porto numero 59 del 13 novembre del 2020. Sempre nel 2020 era stata stipulata una convenzione tra comune e Autorità Portuale per la riqualificazione dell’area con uno stanziamento, da parte della stessa Autorità, di 600mila euro.

Una volta redatto il progetto, è stata appurata l’insufficienza della cifra a disposizione per arrivare alla effettiva realizzazione di lavori il cui costo è stimato in 1,7 milioni di euro. Ne è nata una situazione di stallo che ha avuto una prima svolta lo scorso 23 ottobre con la comunicazione, da parte dell’Autorità Portuale, dell’avvio degli interventi per l’installazione dell’impianto di illuminazione.

«Abbiamo appreso - ha aggiunto il sindaco - da un’interlocuzione diretta con l’ingegner Trentadue, che sono iniziati i lavori per l’impianto di illuminazione, cui seguiranno quelli per la videosorveglianza: questo, però, non è sufficiente a farci capire se poi il Braccio sarà restituito alla fruizione pubblica, specialmente durante il periodo estivo. Ci siamo posti altri interrogativi, adesso valuteremo il percorso da fare perché, come ho già spiegato, io sono pronto a prendermi la responsabilità di quel luogo purché venga messo in sicurezza dal proprietario, che in questo caso è l’Autorità Portuale».

Un cronoprogramma ufficiale A margine dell’incontro è intervenuto anche il referente del comitato civico per il Braccio di Levante Giovanni Mascolo. Dopo aver chiarito come il protocollo d’intesa sottoscritto da comune e Autorità Portuale nel 2020 non sia stato «mai annullato né sostituito da una nuova rimodulazione nel 2025», Mascolo ha ribadito quelli che saranno gli impegni del comitato.

«La nostra volontà - ha spiegato il referente civico - è quella di: riaprire un canale istituzionale strutturato tra Comune e Autorità Portuale, chiedendo un cronoprogramma ufficiale e documentato dei lavori in corso; verificare come gli interventi in atto influenzeranno la gestione futura del Braccio di Levante, e con quali margini la città potrà riconquistare un ruolo attivo; sostenere la restituzione di un accesso pedonale continuo e sicuro al Molo, compatibilmente con i cantieri previsti e, infine, rafforzare il ruolo del Comitato come interlocutore civico, riconosciuto dal sindaco come rappresentativo di una parte significativa della cittadinanza».

Privacy Policy Cookie Policy