la polemica
Ad Andria stallo per la zona Pip: «Lotti non assegnati, la procedura amministrativa è incagliata»
L’intergruppo consiliare denuncia l’ostruzionismo della maggioranza
Ancora tutto fermo nell’assegnazione dei lotti nella zona Pip, quella degli insediamenti produttivi. A denunciare questa fase di stallo è l’intergruppo consiliare, specie dopo l’ultima seduta di consiglio comunale, andata in scena lo scorso 25 luglio. «L’ultima seduta ha messo in luce ancora una volta l’atteggiamento inutilmente ostruzionistico della maggioranza nei confronti delle legittime aspettative degli imprenditori che attendono risposte concrete dalla pubblica amministrazione», scrivono i consiglieri Michele Di Lorenzo (indipendente), Gianluca Grumo (Azione) e i fratelli Vincenzo e Michele Coratella (Cinque Stelle) dell’Intergruppo.
«Durante la seduta consiliare è stato presentato un nostro ordine del giorno urgente volto a sbloccare la situazione delle assegnazioni dei lotti nella zona Pip – aggiungono -. Una procedura amministrativa che risulta incagliata e che coinvolge numerose aziende del territorio. Patetico è apparso l’atteggiamento della maggioranza e, soprattutto, della sindaca che si è opposta alla discussione di una problematica puramente tecnico-amministrativa dichiarando che esistono questioni più urgenti, come l’adesione all’appello “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”. Scandaloso confrontare e mettere in contrasto due vicende così distanti e di natura completamente diversa. Si tratta, in ogni caso, di due questioni completamente differenti e la grossolana retorica del sindaco non fa altro che dimostrare l’incapacità di intessere un dialogo costruttivo per la risoluzione di problematiche concrete, su cui l’amministrazione è chiamata ad intervenire efficacemente».
L’ordine del giorno presentato si preoccupava di sbloccare una pratica amministrativa che riguarda l’assegnazione di lotti destinati a insediamenti produttivi nella zona pip. «Il documento evidenziava come il Settore pianificazione urbanistica abbia completato gran parte delle attività connesse al bando pubblico, ma come persistano ancora elementi di incertezza giuridica ed economica – concludono i consiglieri Di Lorenzo, Grumo, Vincenzo e Michele Coratella -. In particolare, l’ordine del giorno chiedeva l’eliminazione dell’avverbio “presumibilmente” dalle determinazioni dirigenziali, sostituendolo con un termine perentorio per garantire certezza procedurale. La definizione di una scadenza precisa per il pagamento delle somme dovute ai precedenti assegnatari (entro il quarto trimestre 2025) al fine di poter procedere tempestivamente alle nuove assegnazioni per le quali è stato già richiesto il 30% delle somme dovute ai nuovi assegnatari. Ancora una volta la maggioranza, guidata da un sindaco più proiettata su questioni internazionali che per la risoluzione di problematiche cittadine per la cui risoluzione è stata eletta, ha perso l’occasione di dimostrare vicinanza al tessuto imprenditoriale locale. Gli imprenditori andriesi meritano risposte e certezze, non ostruzionismo mascherato da sensibilità umanitaria. L’amministrazione dimostri finalmente di saper distinguere tra i diversi livelli di responsabilità e intervenga concretamente per sbloccare una situazione che danneggia lo sviluppo economico del territorio».