il problema

Barletta, lavori alla scuola D’Azeglio: 400 bambini cercano «casa»

Una riqualificazione da 7,5 milioni: collocazione da definire per 12 classi di primaria e 7 dell’infanzia

BARLETTA - Tra poco più di quindici giorni la scuola “D’Azeglio” diventerà un cantiere e la comunità scolastica è preoccupata per il suo futuro. Dal primo luglio, nello storico edificio di via XXIV maggio inizieranno i lavori di adeguamento sismico finanziati in larga parte con fondi Pnrr. Secondo quanto riportato dal progetto approvato nel 2023, i costi dell’intervento sarebbero di circa 7 milioni e mezzo di euro. Tale progetto si suddivide in due stralci funzionali, il primo ha un quadro economico di 3.623.101,59 euro, dei quali 3.200.000,00 di fondi Pnrr e 423.101,59 di fondi comunali e prevede interventi strutturali con il completamento del piano rialzato dell’immobile al fine di renderlo funzionale e utilizzabile. La durata prevista dei lavori è di 420 giorni. Tempi lunghi quindi, cui va aggiunta l’incertezza per il secondo stralcio che non è ancora finanziato.

Da qualche mese, l’amministrazione comunale è quindi alla ricerca di una nuova casa per la comunità scolastica della D’Azeglio. Stando ad indiscrezioni, delle 12 classi di scuola primaria, 6 andrebbero in altrettante aule disponibili al primo piano della scuola “Dimiccoli” ed altre 6 presso la scuola “De Nittis.” Per le sette classi di scuola dell’infanzia la destinazione sarebbe invece la “Principe di Napoli“, edificio che da poco ospita anche la sede del 118 e che necessiterebbe di interventi di riqualificazione per accogliere bambini ed uffici. Al momento, però, non ci sono certezze e di qui la preoccupazione della comunità scolastica che ha scritto al sindaco Cosimo Cannito chiedendo chiarimenti su alcuni aspetti, in primis sulla “Dimiccoli.”

C’è, infatti, l’ipotesi che tutta la primaria sia collocata in via Mura del Carmine, con la necessità, viste le sole 6 aule presenti su 12 necessarie, di doppi turni. «Questo - si legge nella lettera della comunità scolastica - non tiene assolutamente conto del disagio delle famiglie, delle donne lavoratrici e degli stessi bambini a cui verrebbe preclusa la possibilità di svolgere attività extrascolastiche, di giocare, di vivere serenamente al pari di tutti gli altri studenti della città». Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del 118, il sindaco aveva risposto «si troverà una soluzione» a chi gli chiedeva del futuro della “D’Azeglio“, aumentando così la preoccupazione della comunità scolastica. «Il primo luglio - si legge nella lettera - nella nostra scuola entrerà la ditta appaltatrice per i lavori e saremo sfrattati. Ci sarà una casa provvisoria ad accoglierci?». Infine, la richiesta al sindaco di «tutte le certificazioni relative all’immobile accogliente»: da quelle «igienico sanitarie» fino ad arrivare al «superamento delle barriere architettoniche e quant’altro previsto dalle normative nazionali per l’edilizia scolastica». [adr. ant.]

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