surroga sospesa

Barletta, maggioranza senza pace: le assenze bloccano il Consiglio

Adriano Antonucci

La difesa del vicesindaco. Il Pd: «Una figuraccia, centrodestra impreparato». Martina Gorgoglione (FdI) e Michele Bizzoca (Con Emiliano) in stand by

BARLETTA - La nuova giunta sembra non aver riportato la pace nel centrodestra, almeno per ora. Quanto emerso dal consiglio comunale di mercoledì lascia intendere come la nuova squadra di governo, varata dal sindaco Cosimo Cannito con il rientro di Forza Italia e Barletta al Centro, abbia portato con sé diversi mal di pancia.

L’episodio più clamoroso è stato quello dalla mancata ratifica della proposta di delibera riguardante il subentro dei nuovi consiglieri comunali Martina Gorgoglione (prima dei non eletti per Fratelli d’Italia) e Michele Bizzoca (primo dei non eletti per la lista Con Emiliano) in luogo dei neo-assessori Gennaro Cefola e Rosa Tupputi.

Le assenze dei consiglieri di Fratelli d’Italia Stella Mele, Riccardo Memeo e Luigi Antonucci (arrivato successivamente in aula), Rocco Dileo di Noi Moderati e dei consiglieri Ruggiero Fiorella della lista Amico (giustificato), Gianluca Gorgoglione e Vito Tupputi della lista Cannito Sindaco (entrambi giustificati), hanno fatto mancare alla maggioranza i numeri necessari all’approvazione, visto anche il non voto delle opposizioni.

«Il Pd - ha spiegato il vicesindaco Gennaro Cefola - ha voluto dimostrare come anche questa volta mancassero i numeri, ma va fatto un distinguo». L’ex capogruppo di Fratelli d’Italia ha specificato come i suoi colleghi di partito fossero assenti per «motivi lavorativi» sollevando dubbi, invece, sulle assenze dei consiglieri Dileo e Fiorella che, «non venendo in consiglio hanno fatto aleggiare il sospetto che la revoca dei rispettivi assessori li abbia lasciati scontenti. Sono certo che torneranno in consiglio, diversamente non capirei il loro comportamento».

Completamente opposto il punto di vista delle opposizioni. La capogruppo del Pd, Rosa Cascella, in una nota firmata dall’intero gruppo consiliare, ha definito quanto accaduto in consiglio come «una figuraccia, l’ennesima di questi due anni e mezzo, proprio nel giorno che con la nuova giunta avrebbe dovuto sancire la ritrovata pace nella maggioranza di centrodestra». Per i dem «quanto accaduto ha dell’incredibile. La maggioranza si è presentata impreparata e senza numeri ed il sindaco, piuttosto che dimettersi, ha proseguito come se nulla fosse accaduto».

I consiglieri del Pd hanno poi evidenziato come senza il loro apporto non si sarebbe approvata una importante delibera su temi ambientali chiedendosi per quanto ancora si potrà andare avanti in questo modo. «La coperta è corta, se la tiri da una parte si accorcia dall’altra. Forse - concludono i dem - sarebbe il caso di farla finita una volta per tutte, ma temiamo che a prevalere sarà come sempre la bramosia di poltrone e compensi».

Di «debutto terribile e, a dir poco, imbarazzante» per la nuova maggioranza ha invece parlato Coalizione Civica. «Dopo settimane di tira e molla - ha sottolineato il capogruppo Carmine Doronzo - se da un lato il sindaco Cannito ha finalmente nominato i nuovi assessori, dall’altro ha lasciato sul campo numerosi delusi e scontenti, i quali non hanno esitato a far pesare i propri mal di pancia disertando il consiglio comunale e facendo mancare i numeri necessari per approvare qualsiasi provvedimento da parte della maggioranza».

Per Coalizione Civica, anch’essa pronta a sottolineare il proprio apporto sui temi ambientali, si è avuta «l’ennesima dimostrazione che il sindaco Cannito è totalmente isolato e può beneficiare, di volta in volta, dei soli voti dei consiglieri comunali che esprimono in giunta degli assessori. Nessun progetto, nessun valore, nessun ideale ma solo obiettivi personali che sfociano in una resa dei conti infinita».

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