viabilità

Andria, tangenziale ovest addio: la strada non si farà. 27 milioni dalla Provincia, ma i costi sono triplicati

Aldo Losito

Anni di polemiche e azioni legali con soldi pubblici spesi inutilmente per addivenire ad un risultato che da tempo paventavano le associazioni ambientaliste e il Comune di Andria.

ANDRIA - Anni di polemiche e azioni legali con soldi pubblici spesi inutilmente per addivenire ad un risultato che da tempo paventavano le associazioni ambientaliste e il Comune di Andria. La questione tangenziale ovest sembra destinata a concludersi con la mancata realizzazione dell’opera, per mancanza di danaro da parte della Provincia Bat, ente committente dei lavori.

Associazioni ambientaliste «Dopo anni di battaglie condotte dal Comune di Andria e dalle associazioni ambientaliste, finalmente la Provincia Bat prende atto di una verità evidente da tempo: i 27 milioni di euro stanziati dal 2013 per la realizzazione della tangenziale ovest sono assolutamente insufficienti a coprire il costo dell’opera che risulta tre volte superiore». Lo dichiarano in una nota Michele Di Lorenzo del Forum Ambientalista, Giorgio Cicco di Legambiente e Gianni Massaro del Forum Ambiente e Salute «Ricorda Rispetta».

«Una presa di coscienza che arriva con un ritardo ingiustificabile e che certifica il fallimento di una gestione amministrativa segnata da scelte ostinate e opache – proseguono i rappresentanti delle tre realtà ambientaliste -. Le associazioni non possono che sottolineare l’assurdità di questa situazione: per anni, il Comune di Andria e le realtà ambientaliste hanno denunciato l’inutilità, l’impatto ambientale e l’insostenibilità economica del progetto, arrivando persino a sollevare la questione in sede giudiziaria. Eppure, la Provincia ha continuato a portare avanti l’opera con una testardaggine inspiegabile, arrivando persino a contrapporsi al Comune di Andria nei giudizi dinanzi ai tribunali, pur di forzare l’avanzamento dei lavori». «A rendere il tutto ancora più grave - proseguono - è stata la condotta amministrativa della Provincia, che ha rinnovato la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) a distanza di cinque anni senza ritenere necessario coinvolgere il Comune di Andria né ascoltare le istanze della società civile e delle associazioni ambientaliste. Un atteggiamento che dimostra non solo un approccio burocratico chiuso e autoreferenziale, ma anche un preoccupante disinteresse per il dialogo istituzionale e per il confronto con la cittadinanza».

Adesso toccherà alla Provincia Bat chiudere la questione e risarcire l’impresa aggiudicataria del bando. «Oggi – concludono Di Lorenzo, Cicco e Massaro - con la certificazione ufficiale dell’impossibilità di realizzare l’opera nei termini previsti e senza risorse sufficienti, ci aspettiamo che la Provincia Bat finalmente compia un atto di coerenza: consapevole degli errori commessi, blocchi definitivamente un’opera inutile, dannosa e insostenibile. Dopo anni di scelte sbagliate, è arrivato il momento di ascoltare le voci di chi da sempre ha indicato la strada giusta».

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